Archivi tag: fotografia

Disastro nel Golfo del Messico: ci interessa davvero?

Ogni volta che accendo il motore dell’auto mi sento un po’ complice di questa strage.

Poi anche un senso di impotenza, come se fossimo nati con l’automobile attaccata al culo, come se non ci fosse davvero NIENTE che possiamo fare concretamente.

Solo guardare LE FOTO, ed essere tristi …

O incazzati, senza sapere poi dove indirizzare questi sentimenti.

Il petrolio ci serve, tutti i giorni. E non sapremmo neanche come vivere senza. Lo consumiamo, chi più chi meno.

Forse qualcuno si arricchisce anche per un disastro simile e non sappiamo nulla?

Siamo sempre bombardati dall’informazione ma ormai incapaci di sapere ciò che non ci diranno mai.

E soprattutto di reagire in un modo sensato.

Perché tutti gli avvenimenti sono così grandi che ci sembra di non poter incidere in alcun modo con qualche parola gettata al vento.

Forse è meglio guardare vicino a noi, e cercare concretezza nel presente, con la coscienza che ogni piccolo gesto contribuisce un pochino ad essere migliori.

O peggiori…

🙁

Articoli correlati:

Obama, l’uomo nero.

2. Partecipazione democratica o impotente depressione

Obama, l’uomo nero.

“It turns out, by the way, that oil rigs today generally don’t cause spills. They are technologically very advanced.”

– Risulta poi, tra l’altro, che oggi le piattaforme petrolifere generalmente non causano sversamenti. Sono tecnologicamente molto avanzate –

L'uomo NeroBarak Obama – 2 aprile 2010 (vai al video)

Il disastro in Louisiana ha causato 11 morti e danni incalcolabili all’ambiente.

Gli operatori di Greenpeace sono subito accorsi sul luogo per cercare di documentare quanto sta accadendo.

Il petrolio che continua a fuoriuscire uccide e distrugge piante e animali.

Scarica il documento ORIZZONTE NERO dove Greenpeace risponde alle domande più importanti di questi giorni smentendo le falsità che ci vogliono proporre.

Guardate le foto QUI

Marea NeraMarea Nera

Idee per la Liberazione. Un fiore.

papavero - Sabine Meyer

Papavero – Foto di Sabine Meyer

Un fiore per la Liberazione.

Liberi di guardarci negli occhi

Liberi di non nascondersi

Liberi di non vergognarsi

Liberi di toccarsi

Liberi di conoscersi

Sperando di non dovere mai più essere clandestini, rendersi anonimi, invisibili.

Sperando che la paranoia e la paura possano diventare soltanto un lontano ricordo.

Uomini Beta ? No grazie ! Visita imprevista al Movimento Maschile (?)

Foto di Robert Mapplethrope
Foto di Robert Mapplethrope

Ho scoperto da non molto l’esistenza dei cosiddetti Movimenti Maschili.

Sono maschio, sono siciliano cioè provengo da una tradizione familiare di un certo tipo, ho vissuto la mia adolescenza negli anni ’70,in una città come Milano,  in pieno clima femminista e sono cresciuto tra “Io sono mia” e “Il personale è politico”.

Mi sono abituato pertanto a pormi domande, questioni delle più svariate, dubbi sulla mia identità ed il mio ruolo.

Ho cercato di confrontarmi sempre con uomini e donne senza cadere vittima di pregiudizi.

Per quanto ho potuto, intendiamoci. Sono vittima come tutti di certi meccanismi di pensiero, ma ho cercato quanto meno di fare un po’ di attenzione e di evitare banalità e luoghi comuni.

Detto questo un movimento di maschi che si interessi del ruolo del maschio e della nostra identità in linea di principio mi interessa ed è con questo spirito che ho iniziato a leggere qualcosa sul blog degli Uomini Beta.

Pertanto inizio a leggere partendo dalla Home Page:

Reciprocità e spontaneità

di Fabrizio Marchi

***
Reciprocità e spontaneità sono due concetti che la grande maggioranza delle donne non sa neanche cosa siano.

***

Già qui mi sembra di leggere un concetto assurdo che sembra provenire da una situazione di estrema ignoranza e povertà intellettuale.

Ma come diavolo si fa ad affermare una cosa del genere?

Provo a riscriverla:

LA MAGGIORANZA DELLE DONNE NON SA NEANCHE COSA SIA LA SPONTANEITA’ !

Cioè tutte le donne (o quasi) sono una massa di bugiarde calcolatrici!!!

Si comportano seguendo soltanto il loro sporco interesse. Essere senza spontaneità significa non avere SENTIMENTI !

Una nuova specie di automa che freddamente calcola come fregare il maschio e sottometterlo al proprio volere!

Leggo ancora:

***

Tradotto in parole ancora più povere, se gli uomini (beta) non si proponessero, non andassero di loro propria iniziativa verso le donne, l’incontro fra i due sessi non avverrebbe mai, non avrebbe neanche luogo. Detto in modo più rozzo ma forse ancora più efficace, se anche gli uomini adottassero gli stessi comportamenti delle donne, l’umanità si sarebbe estinta già da un bel po’ di tempo.

***

Ma io questa realtà non la vedo proprio. Vedo sia donne che uomini attive/o o passive/i nel proporsi all’altro sesso.

Ognuno a modo suo, con il suo stile e con i suoi sentimenti. Non dovremmo mai dimenticare che le prime esperienze di rapporto amoroso con l’altro sesso iniziano proprio durante l’adolescenza.

Non mi sembra che le ragazzine di oggi siano proprio lì ad aspettare che il ragazzino faccia una mossa, altrimenti ciccia.

Continua ancora:

***

Ma cosa nasconde l’incapacità/non volontà/riluttanza/diffidenza/fastidio/ e il più delle volte addirittura l’insopportabilità, per le donne, ad andare verso gli uomini?

Innanzitutto l’incapacità di relazionarsi con l’altro da una posizione di parità. Pretendere che sia sempre e solo l’altro a fare il primo passo significa porsi automaticamente in una posizione di potere nei confronti dell’altro.

***

Assegnare alle donne una incapacità di relazione, come dato di fatto, mi sembra veramente assurdo.

La riduzione del rapporto tra i sessi ad un mero gioco di potere mi sembra che sia il frutto di un rancore nei confronti dell’altro sesso che può derivare soltanto da una serie di esperienze negative.

Sembra di vivere in una società dove lo spazio per i sentimenti è totalmente fagocitato da relazioni di tipo economico, dove l’unica cosa che conta è ciò che si possiede mentre i sentimenti sono relegati a semplici contrattempi.

Mi sembra una visione alquanto psicotica delle relazioni, impregnata dal fenomeno dell’anestesia del sentimento, dove tutti i comportamenti dell’altro vengono percepiti come avulsi da qualsiasi “sentire” e completamente diretti a scopi economici e/o di sottomissione.

Attenzione,  non voglio affermare che gli aderenti agli Uomini Beta siano tutti malati mentali. Nessuno può avere la presunzione di valutare la condizione mentale di qualcun altro leggendo ciò che viene scritto in un blog, ma voglio soltanto sottolineare che un certo modo di pensare ha delle curiose similitudini con un sistema di pensiero che è un segnale di disagio dal punto di vista psicologico.

Poi leggo ancora …

linus

I principi

di Movimento degli Uomini Beta

***

Il Movimento degli Uomini Beta ritiene che, nell’attuale contesto sociale, culturale e storico del mondo occidentale, gli uomini non appartenenti alle elite dominanti, sia maschili che femminili, siano il gruppo sociale e di genere che vive una condizione di oppressione e subordinazione sia nei confronti delle suddette elite che della grande maggioranza della popolazione femminile;

Il superamento di tale condizione di discriminazione e disuguaglianza è l’obiettivo strategico a cui lavora il Movimento; ( …)

Il Movimento degli Uomini Beta si rivolge a tutti quegli uomini che non appartengono alle elite dei cosiddetti maschi alpha dominanti, affinché essi sviluppino una piena consapevolezza  della loro condizione di subordinazione;

Il Movimento degli Uomini Beta lavora affinché tutti gli uomini oppressi, discriminati e subordinati siano in grado di affrancarsi da tale condizione, di organizzarsi per la difesa dei loro interessi di genere e per rivendicare il pieno diritto di stare al mondo in una condizione di piena ed assoluta parità con l’altro genere e con tutti gli altri uomini;

Il Movimento degli Uomini Beta si rivolge altresì alle donne non appartenenti alle elite dominanti, invitandole ad abbandonare i falsi miti e valori proposti dall’attuale sistema dominante fondato sulla ragione strumentale e mercantile, che le vede di fatto psicologicamente e culturalmente, oltre che concretamente, complici di tali logiche. Le invita ad aderire al nostro Movimento al fine di lavorare per la costruzione di una nuova relazione fra i sessi fondata sui valori di una vera eguaglianza, sulla fine di ogni logica strumentale,  sul superamento di ogni forma di mercificazione sessuale, sulla reciprocità e sul riconoscimento della libertà, dell’autonomia, della peculiarità, della dignità e del valore dell’altro/a.

***

Cerco di capire e capisco così:

gli Uomini Beta affermano di essere oppressi e subordinati alle donne.

La prima affermazione mi sembra una semplice sciocchezza. Faccio un esempio semplice e chiaro, che però è sintomatico di quali siano oggi come oggi i rapporti di forza nella società.

Se una donna o una ragazza esce da sola la sera chi le vuole bene è preoccupato per gli incontri che potrebbe fare, ovvero potrebbe incontrare uno o più uomini che la aggrediscono per abusarne sessualmente.

Questo è il clima della nostra società.

Un maschio questo tipo di paure non le prova praticamente mai, a meno che non sia omosessuale e che subisca altre discriminazioni.

Stando così le cose possiamo avere qualche dubbio sul genere che subisce quotidianamente una violenza psicologica che genera insicurezza, dipendenza dall’altro sesso per ciò che riguarda la propria sicurezza personale?

Ma con un po’ di pazienza vediamo adesso cosa scrive nel suo blog un altro adepto degli uomini Beta, tale Icarus 10:

Viaggio nel Nuovo Ordine Sessuale(quarta puntata)

***

la realtà è che questa società è tutt’altro che sessuo-foba(sessuo-fobia significa avversione per il sesso), anzi è profondamente e idoloatricamente sessuo-fila(amante del sesso): il sesso(a misura esclusivamente femminile, però) è nominato ed esposto ovunque, sia a livello mass-mediatico che nella vita reale di tutti i giorni, sempre omaggiato, magnificato, idolatrato e ogni occasione diventa buona per parlarne di esso, e quindi di esibirlo, esporlo fino al parossismo. Quindi è proprio in questo aspetto e contesto che si rende evidente questa contraddizione logica: cioè sul fatto che il tipo di violenza e di abuso che più incute terrore e rabbia in questa società è proprio quello sotto forma di ciò che ad essa più piace: il sesso. La Violenza Sessuale. Una contraddizione in termini logici, quindi. Perchè questo così  accanimento isterico nei confronti degli illeciti sessuali assumerebbe una coerenza logica-anche se non condivisibile- in una civiltà sessual-moralista e non certo in una società sessualmente esibizionista come la nostra(1),(2). Ogni qualvolta faccio notare questa contraddizione a molte donne(femministe o “antifemministe” che siano) nonchè ai maschi zerbini e pro-feminist, mi si sento rispondere che io non capisco la differenza che c’è tra il sesso e la violenza. No, io tale differenza la capisco eccome,  cioè che il sesso fatto senza consensualità di una delle due parti rappresenti una violenza, un abuso. Su questo non si discute. Però rimane il fatto che, pur se violento, sempre sesso è, e quindi la discriminante della non consensualità, da sola, non può spiegare il perchè di questo così isterico e fanatico accanimento(3). Perchè vi è qualcosa a livello logico che non quadra :cioè, la cosa più brutta che ci sia avviene quando si viene costretti a fare  senza il proprio consenso quella cosa a cui  più non piace fare e non certo quella cosa a cui più piace  fare(in questo caso,il sesso): ad esempio se ti costringono a mangiare il tuo piatto preferito quando sei sazio e non vuoi mangiare, ovviamente ciò rappresenta una cosa brutta, una imposizione, una violenza, ma non certamente la cosa più brutta che ci sia(in termini gastrici); quest’ ultima avviene quando ti costringono a mangiare contro la tua volontà quella cosa di cui più non ti piace mangiare.

(…) (le donne) Non sanno nemmeno loro ciò che vogliono, ma dicono tutto e il contrario di tutto, irrazionalmente, a seconda di come le girano le ovaie.

***

Non credo neanche valga la pena commentare questo scritto. Si commenta da solo.

Mi chiedo che tipo di conoscenza potrà mai avere questo Icarus 10 della sensibilità femminile.

Mi chiedo cosa direbbe se qualcuno avesse voglia di profanare il suo bel culetto … Anche quello è molto quotato ultimamente, no?

Mi chiedo come possa “richiedere” parità colui che pensa che le donne “non sanno nemmeno ciò che vogliono, irrazionalmente, a seconda di come girano le ovaie” ?!?

Invitano TUTTI gli uomini OPPRESSI ad ORGANIZZARSI PER DIFENDERE I LORO INTERESSI DI GENERE.

Come potranno essere mai oppressi gli uomini da chi non sa neanche ciò che vuole? Mah !  Misteri della fede !

Un altro piccolo particolare, che osservavo anche nel blog di Galatea:

Il sito degli uomini beta si lamenta tanto della mercificazione del sesso, come fosse una invenzione tutta femminile, ma sembra non accorgersi nemmeno che se non ci fossero milioni e milioni di uomini disposti a pagare per una scopata, riducendo con questo gesto la donna ad un semplice oggetto al servizio del proprio piacere, questo problema neanche esisterebbe.

Mi sto dilungando troppo, ma per farla breve dopo aver seguito i commenti di Lameduck e di Galatea, ben sapendo di non ottenere nulla ho postato un breve commento sul loro sito:

Il topic è stato rimosso dagli uomini Beta. Lo potete scaricare QUI

Ecco lo screen shot del commento:

Uomini_Beta_commento_1

***

Non mi sembra il caso che signore come Galatea e Lameduck continuino a perdere tempo in un sito dove il disprezzo generico per il sesso femminile è il tema dominante.
Qui Fabrizio Marchi afferma nel suo “manifesto”
– le donne (…) abbattono la scure della loro vendetta storica sugli uomini “normali” (cioè i maschi beta non dominanti), coloro la cui colpa e la cui sfortuna è unicamente quella di essere nati uomini nel momento sbagliato, cioè in una fase storica nella quale, se non si appartiene alla elite dei maschi alpha dominanti, si è considerati meno di zero.-
Per me, misero maschio, questo scritto è vergognoso e lontano dalla realtà anni luce.

Mi spiace, ma con altri maschi che condividono queste assurdità non penso ci possa essere qualcosa da condividere.

Sono deluso dal vostro modo di sentirsi appartenenti ad un genere che ha ben altro da proporre.
Buona Pasqua !

***

Dopo qualche breve scaramuccia con il padrone di casa a corto di argomenti, che sostiene di essere stato insultato (?) e che minaccia la censura

Uomini_Beta_commento_2

***

se questa razzista-fascista-stalinista scriverà ancora per vomitare brutture simili sarà naturalmente censurata.

***

e i miei auguri di Buona Pasqua arriva inesorabile la sentenza dell’Uomo Beta:

Uomini_Beta_commento_3

***

Giorgio Mancuso, sei un povero idiota

***

Ok, grazie !  Meglio idiota che Beta !

Buona Pasqua a tutti !

Articolo correlato:

Fuga dal pianeta degli Ometti Beta di Lameduck

N.B. grazie alla segnalazione di Chiara di Notte – Klára del 16 Aprile 2010, ho scoperto che nel sito degli uomini Beta il post “Matrimonio? No, grazie” a cui faccio riferimento nell’articolo è misteriosamente scomparso …

Chissà perché?

Ad ogni modo è disponibile la copia da me salvata scaricabile QUI ed ho completato l’articolo con le immagini dei commenti rimossi a cui faccio riferimento!

Complimenti agli Uomini Beta per la loro grande prova di equilibrio …

ATTENZIONE: ho scoperto che l’articolo NON è stato censurato, ma semplicemente ha cambiato DATA e indirizzo, probabilmente per far perdere i collegamenti che arrivavano da questo blog, da quello di Lameduck e da quello di Chiara di Notte -Klàra.

Strano un articolo con data 14 Aprile dove il primo commento è del 1 Aprile, no?

Oppure chissà perché. Tuttavia a pensar male si fa peccato, ma tante volte ci si azzecca …

Il nuovo indirizzo è questo:  http://www.uominibeta.org/2010/04/13/matrimonio-no-grazie/

P.S. del 20 Giugno 2010: l’indirizzo è ancora cambiato …

http://www.uominibeta.org/2010/05/06/matrimonio-no-grazie

Uomini_Beta_2_indirizzi

Appello anti-razzista ai genitori

Il contrasto, il bianco e nero e la diversità sono un patrimonio prezioso …

bianco e nero  - 2006  Ornella Erminio
bianco e nero - 2006 _ foto di Ornella Erminio

… non soltanto in fotografia

Ho trovato in rete questo appello di un’associazione di genitori adottivi che mi sento di condividere e aiutare a diffondere

= = =

Caro genitore,

siamo un’associazione di famiglie adottive che ha posto al centro della propria attività la responsabilizzazione dei genitori come premessa fondamentale per la tutela dei bambini e delle bambine. L’esperienza dell’adozione ci ha portati a riflettere profondamente sul ruolo genitoriale, non solo in relazione all’adozione ma più in generale rispetto al compito educativo ed alle ricadute che l’agire educativo ha nella società. In questi ultimi tempi ci sentiamo preoccupati e spaventati dal moltiplicarsi di episodi di razzismo nel nostro paese.

Pensiamo che tacere, alla lunga, significhi diventare responsabili o quantomeno complici di una società violenta  e intollerante. Pensiamo che molti genitori, oggi, si stiano chiedendo con forte preoccupazione quale futuro, quale mondo, si stia prospettando ai loro figli. Pensiamo che molti genitori stiano cercando di dare ai propri figli un’educazione basata sui valori del rispetto, dell’accoglienza, della tolleranza. Pensiamo che molti genitori vogliano trasmettere ai propri figli l’amore e la passione per la cultura, facendoli crescere in un ambiente aperto alle idee, alle differenze, alle esperienze, senza barriere e preclusioni, senza pregiudizi. Pensiamo che nel mondo che molti genitori vorrebbero per i loro figli ci sia posto per tutti, nel principio del rispetto e della solidarietà. Pensiamo che molti genitori siano impegnati a far crescere i loro figli, rendendoli cittadini del mondo, persone capaci di conoscere e imparare, viaggiando in altri paesi,  studiando i libri di storia, ma anche – nella propria scuola, al parco, per la strada –  mantenendo la capacità di costruire amicizie, di ascoltare con sincera curiosità ciò che l’altro ha da raccontare. Pensiamo che per molti genitori l’antirazzismo non debba restare una parola astratta, ma che al contrario, nella quotidianità, molti genitori stiano cercando di praticarlo attraverso le scelte educative rivolte ai propri figli.

Se ti riconosci in questo modo di essere genitore, ti proponiamo alcuni suggerimenti, una piccola goccia nel mare per costruire il mondo che vorremmo per i nostri figli:

· Fai attenzione alle parole, alle etichette, alle barzellette o alle battute poco rispettose: i bambini imparano tutto, si sa. Il tuo modo di parlare si traduce nel modo di pensare di tuo figlio.

· Trasmetti a tuo figlio la memoria, quella di un passato non lontano, quando dall’Italia si partiva per migrare in paesi poco accoglienti.

· Organizzati con altri genitori e chiedi agli insegnanti di tuo figlio di organizzare percorsi e laboratori sul tema della pace e della multiculturalità: molte associazioni e organizzazioni propongono con competenza progetti rivolti alle scuole.

· Se in classe di tuo figlio è iscritto un bambino immigrato anziché preoccuparti che il livello della classe diventi più scadente, invitalo a pranzo e regala a tuo figlio l’esperienza di arricchimento che ogni incontro racchiude.

· Non parlare sempre di cittadini extracomunitari per sottolinearne il disagio o la marginalità: leggi con tuo figlio fiabe e storie di altri paesi, ascoltate insieme musiche, filastrocche e ninnananne di altri paesi, partecipate alle feste multietniche, assaggia e proponi a tuo figlio altri sapori, altri odori, ricette di altre parti del mondo.

· Sollecita la curiosità e la riflessione sui temi della multiculturalità: esistono molti libri di fiabe e racconti rivolti a tutte le età, anche della prima infanzia, che aiutano a farlo con i propri figli.

· Se tuo figlio è grandicello (solo tu puoi stabilire quando è giunto il momento) leggi il giornale con lui e soffermati su questi temi. Aiutalo a capire, accompagnalo a formare il proprio pensiero, libero dagli schemi e dai luoghi comuni.

Se desideri approfondire questo tema o se hai bisogno di informazioni per applicare questi suggerimenti, ti invitiamo a visitare il sito www.genitorisidiventa.org dove troverai tanto materiale (recensioni di libri, percorsi bibliografici, documenti) o chiedi delucidazioni scrivendo alla mail scuola@genitorisidiventa.org.

Associazione Genitori si diventa Onlus

Iscritta al registro regionale lombardo del volontariato al n. 2789 A

Sede Legale: Via C.E. Gadda, 4 – 20052 Monza – Codice Fiscale 94578620158

info@genitorisidiventa.org www.genitorisidiventa.org

= = =

E’ incredibile come in Italia si continui a discriminare la diversità mentre negli Stati Uniti si sta per eleggere Barak Obama in una posizione  che è forse la più potente della Terra. A soffrire il razzismo non sono soltanto gli immigrati ma anche tutti coloro che sentono apostrofare gli altri con i termini più insulsi, come “handicappato” o “mongolo”.

Certo, per i ragazzi è soltanto uno scherzo! Ma quanta sofferenza può produrre questo scherzo? E quasi sempre in modo del tutto inconsapevole per chi pronuncia parole semplicemente fuori luogo?

Articoli correlati:

Il bullismo di massa: attenti al bullo che è dentro ognuno di noi!

I NOSTRI FIGLI CHIAMATI “NEGRI”

Vorrei la pelle nera !

Ma voi siete d’accordo?

Un Clic QUI per leggere e scaricare La Ragnatela del Grillo !