Ricevo una segnalazione da Dario Lesca che pubblico e sottoscrivo volentieri:
Associazione per il Software Libero
On.le Ministro Renato Brunetta,
Abbiamo letto le Sue lettere pubblicate sul giornale «Gli Altri» il 14 ed il
19 novembre.
Nella prima [1], Lei difende la validità della scelta operata sottoscrivendo insieme al Ministro Gelmini il Protocollo di Intesa con Microsoft S.r.l. per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione digitale nelle scuole [2] argomentando che quest’ultima si sarebbe impegnata a sostenere gratuitamente il Piano del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ed il Piano eGov2012 per la scuola del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Nella seconda [3] Lei dà atto dell’importanza e del valore positivo del Software Libero ma conferma la validità della scelta argomentando che Microsoft S.r.l. avrebbe promesso di donare alla Pubblica Amministrazione non solo licenze software ma anche computer.
In realtà, leggendo il Protocollo, non ci pare si possano cogliere promesse così “radicali” da parte di Microsoft, una multinazionale che, forte della propria posizione dominante sul mercato, è scrupolosamente attenta ai propri interessi economici, tanto da fatturare dalla propria filiale irlandese (per ragioni di convenienza fiscale) tutte le vendite di licenze realizzate nel nostro Paese [4].
E’ vero che l’accordo non prevede oneri finanziari espliciti per la Pubblica Amministrazione, che pure si impegna a collaborare nella ricerca di clienti (istituzioni scolastiche, personale docente e studenti) per i prodotti Microsoft, ma è anche vero che i giovani (e con loro gli insegnanti, e le famiglie) formati oggi dalla scuola, saranno in futuro cittadini e lavoratori capaci di utilizzare solo i software che ora ricevono “gratis” o “a prezzo di favore”: clienti e consumatori che troveranno più difficile scegliere soluzioni alternative.
Molti commercianti forniscono campioni gratuiti per incentivare successivi acquisti. Crediamo che la Pubblica Amministrazione non debba farsi blandire così facilmente: il regalo di oggi si trasforma in un debito che nel futuro salderanno le imprese, i cittadini ed il Paese.
Condividendo il Suo proposito di realizzare importanti risparmi per il sistema scolastico e per la Pubblica Amministrazione, ci impegniamo a mettere a Sua disposizione licenze software per tutti i docenti e gli studenti italiani: sistema operativo, suite di produttività e molti altri software liberi sono a Sua completa disposizione in via definitiva e gratuita.
Sappiamo che questo potrebbe già esserLe sufficiente per considerare con favore la nostra proposta, ma non basta. Ci sono infatti molte altre ragioni che portano a consigliare di adottare Software Libero nel sistema scolastico. Crediamo innanzi tutto che la Scuola Pubblica debba formare cittadini, non consumatori. Che essa abbia oggi il compito di diffondere la cultura digitale, non quello di promuovere l’utilizzo di specifici prodotti.
La diffusione della cultura digitale passa attraverso la promozione di strumenti e tecnologie liberi: solo in questo modo si attuano i principi ed i valori della nostra Costituzione nella società dell’informazione e della conoscenza. Con il Software Libero si diffonde la condivisione della conoscenza, si rendono concreti valori quali la collaborazione e la libertà di espressione. Si contribuisce ad abbattere il divario digitale. Promuovendo nelle scuole il Software Libero si realizza davvero il bene comune: si favorisce lo sviluppo di imprese nazionali che forniscono servizi ad esso connessi e si riduce la spesa in acquisti di licenze di software proprietario dall’estero, con benefici alla bilancia dei pagamenti ed al sistema fiscale del nostro Paese.
Per sostenere queste ragioni, l’Associazione per il Software Libero aveva già presentato una domanda di intervento nel procedimento amministrativo del quale fa parte il Protocollo di Intesa sottoscritto da Lei e dal Ministro Gelmini con Microsoft S.r.l., chiedendo anche l’integrazione del Protocollo stesso per favorire la diffusione del Software Libero nel sistema scolastico e per il bene del Paese [5].
Siamo certi che, prestando alle istanze di cui sopra la dovuta attenzione, saprà fugare i sospetti di quanti vogliono vedere nelle Sue attenzioni alle offerte di Microsoft S.r.l. una “sudditanza psicologica” che certamente stride con l’immagine che di Lei danno le Sue attività negli altri settori e pertanto, vorrà aderire alla richiesta delle scriventi associazioni di sottoscrivere un Protocollo d’intesa con il quale il Suo Ministero si impegni a promuovere il Software Libero nella Scuola ed in tutta la Pubblica Amministrazione.
Con ogni osservanza,
Agorà Digitale – Luca Nicotra – http://www.agoradigitale.org
Apriti Software – Marco Marongiu – www.apritisoftware.it
Associazione Govonis – Costantino Pessano – http://www.govonis.org
Associazione per il Software Libero – Marco Ciurcina – http://www.softwarelibero.it
Baslug – Savino Sasso – http://www.baslug.org
Condividi la Conoscenza – Fiorello Cortiana – http://www.condividilaconoscenza.org
Faber libertatis – Mirko Romanato – http://www.faberlibertatis.org
Fanolug – Filippo Carletti – www.fanolug.org
FLOSSMarche – Matteo Vitali – http://flossmarche.netsons.org
Free Hardware Foundation – Arturo Di Corinto – http://fhf.it
FSUGitalia – Alexjan Carraturo – http://www.fsugitalia.org
FSUG Padova – Andrea Brugiolo – http://www.fsugpadova.org
GFOSS.it – Paolo Cavallini – http://www.gfoss.it
Gruppo Linux Como – Francesco Brisa – http://www.gl-como.it
GNU/Linux users group Torino (GLugTo) – Massimo Tarditi – www.glugto.org
Hacklab Cosenza – Vincenzo Bruno – http://hacklab.cosenzainrete.it
Italian Linux Society – Michele Dalla Silvestra – http://www.linux.it
Lugge – Andrea De Gaetano – http://www.lugge.net
Partito Pirata – Athos Gualazzi – http://www.partito-pirata.it
Panharmonikon – Puopolo Giuseppe – http://www.panharmonikon.com
PDP FSUG – Luca Ferroni – http://pdp.linux.it
Progetto Linux User Group Sassari (PLUGS) – Mauro Piga – http://www.plugs.it
Scambio Etico – Luigi Di Liberto – www.scambioetico.org
UnaRete – Flavia Marzano – http://www.unarete.eu
Wikimedia Italia – Frieda Brioschi – http://www.wikimedia.it
Aggiornamento
Aderiscono anche:
Amici di Beppe Grillo di Roma – Marco Giustini – http://www.grilliromani.it
Artisopensource – Salvatore Iaconesi – http://www.artisopensource.net
Associazione Il Secolo Della Rete – Giovanna Sissa – http://www.ilsecolodellarete.it
Associazione Liber Liber – Marco Calvo – http://www.liberliber.it
Associazione Linux Club Italia – Roberto Tupone – http://www.linuxclub.it
Associazione Net-Left – Sergio Bellucci – http://netleft.ning.com
Associazione Valsusinux – Silvano Sartore – http://www.valsusinux.it
Beatpick.com – Davide d’Atri – http://www.beatpick.com
Binario Etico – Davide Lamanna – www.binarioetico.org
Collettivo iQuindici – Francesco Valotto – http://www.iquindici.org
Community Nephogram – NetLabel CC – http://www.nephogram.net
ERLUG (Emilia Romagna Linux Users Group) – Davide Alberani – http://erlug.linux.it
Flyer Communication – Gianluca Del Gobbo – http://www.flyer.it
FLxER LiveVideo & Free software – Gianluca Del Gobbo – http://www.flxer.net
GroLug Grosseto – Fabrizio Felici – http://www.grolug.org
Gruppo di lavoro italiano di Free Software Foundation Europe – Patrick Ohnewein – http://fsfe.org
Imola & Faenza Linux User Group – Franco Tampieri – http://www.imolug.org
ISOTYPE – Lorenzo De Tomasi – http://isotype.org
Istituto di Istruzione Superiore Statale “E.Majorana” – Antonio Cantaro – http://www.istitutomajorana.it
Istituto per le politiche dell’innovazione – Guido Scorza – http://www.politicheinnovazione.eu
Liberius – Ermanno Pandoli – http://www.frontieredigitali.net/index.php/Liberius
LPM – Live Performers Meeting – Gianluca Del Gobbo – http://www.liveperformersmeeting.net
OpenLabs – Tommaso Ravaglioli – http://www.openlabs.it
Progetto Winston Smith – Marco Calamari – http://pws.winstonsmith.org
REFF/RomaEuropa Fake Factory – Salvatore Iaconesi e Oriana Persico – http://www.romaeuropa.org/REFF
Rete Open Source nella Pubblica Amministrazione – Michele Monti – http://www.rospa.it
ShockArt – Net Art – Gianluca Del Gobbo – http://www.shockart.net
Sputnix – Linux User Group, JUG Sicilia – Vincenzo Virgilio – http://www.sputnix.it
Telematics Freedom Foundation – Giovani Spagnolo – www.telematicsfreedom.org
The house of love and dissent – Marco Delli Santi – http://www.loveanddissent.com
Ticinum Linux User Group – Giovanni Condello – http://pavia.linux.it
Unione degli Studenti (U.d.S.) – Mauro Di Palma – http://www.unionedeglistudenti.it
WAM – Web Art Mouse-um – Gianluca Del Gobbo – http://wam.flyer.it
Note
[1]
http://altronline.it/sites/default/files/09_11_14.pdf
[2]
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/scuola_digitale/protocollo_…
[3]
http://altronline.it/sites/default/files/2009_11_19_0.pdf
[4]
http://softwarelibero.it/riflessione-politiche-innovazione-ict
http://softwarelibero.it/files/Le_role_Etat_monopoles_informatique.pdf
[5]
http://www.softwarelibero.it/software_libero_scuola
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In proposito racconto una storiella.
C’era una volta un grafico professionista che un bel dì si ritrovò assoldato al Senato della Repubblica Italiana per insegnare ai dipedenti come riuscire a creare autonomamente volantini, pubblicazioni et similia, senza doversi affidare a costose ditte esterne.
Le lezioni procedevano senza intoppi, gli allievi imparavano. Il grafico era bravo a fare il suo mestiere e per questo fu riconfermato nel ruolo. Alla fine del corso, vista la necissità di rinnovare il parco macchine, arrivò al grafico la richiesta di indicare lui quali computer e quale tipo di software sarebbe stato il utile e necessario per svolgere il suo lavoro e quello futuro di produzione su carta vera e propria.
Il grafico fu molto chiaro: “lo standard per questo tipo di lavori è il Mac. Però è molto costoso sia a livello di software applicativi che servono, sia a livello hardware. Per questo la mia scelta ricade su Gnu/Linux. È gratuito (a meno che non vogliate utilizzare Red Hat che comunque prevede costi molto inferiori rispetto a qualsiasi sistema proprietario), non serve spendere soldi per rinnovare il parco macchine perché Linux gira benissimo su quelle che abbiamo a disposizione ed in più permette di svolgere un lavoro di eccellenza. Altro non è da prendere in considerazione, non garantisce prestazioni adeguate al tipo di lavoro da svolgere.
Amorale della favola: sono stati comprati pc con Windows Vista installato, il grafico ha rifiutato di fare un lavoro fatto male e sta ancora aspettando di essere pagato per il lavoro he svolto.
Sarebbe importante usare software libero nelle pubbliche amministrazioni, si risparmierebbero un sacco di soldi.
Non solo, si inizierebbe a scalfire seriamente il monopolio Microsoft, spacciatore di un SW pessimo, oltre che costoso e facilmente soggetto a virus.
Dal punto di vista del software Open Source nelle istituzioni si stanno facendo passi avanti, nonostante il monopolio e ricatti Microsoft.
Adottano software con codice sorgente aperto il parlamento brasiliano, quello francese e il comune di Monaco di Baviera.
Anche in Italia le cose si stanno muovendo: la regione Piemonte (ha promosso una legge per l’Open Source nella pubblica amministrazione di cui mi impegno a trovare il testo); la regione Umbria (che credo sia stata la prima); la provincia di Bolzano; i comuni di Firenze, Lodi, Pescara, Pistoia, Prato e Siena.
Il monopolio Microsoft è bello che scalfito, le case produttrici iniaziano a vendere pc dedicati all’Open Source, hardware, e soprattutto driver Open Source (non dedicati intendiamoci, proprio codice sorgente aperto).
Esistono progetti di automobili Open Source, di arti per disabili, etc.
Come già ho sostenuto in passato su questo blog, nell’Open Source, nei movimenti contigenti e nelle comunità che si sono create e che sono in continua espansione, io ci vedo la vera possibilità di cambiamento della società.
Grazie S. Informazioni preziose che ci danno qualche speranza. Ho aggiunto il link al tuo post.
Scusami, non ho pensato a farlo prima …
http://www.giosby.it/2009/06/30/comunita-open-source-la-dimostrazione-che-una-societa-migliore-e-possibile/
🙂
Scusate il ritardo, come promesso ho rintracciato il testo della legge per l’Open Source della regione Piemonte:
http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPOVISUAL=XML&TIPODOC=TESTOPDL&FASEITER=PRESENTAZIONE&PDL=80132
P.S. Le buone notizie in questo campo sono molte di più di quelle citate. Questo mondo fa passi da gigante ed è difficile stargli dietro!!
http://aduc.it/comunicato/windows+preinstallato+oem+class+action+rimborso_16881.php
Notizia positiva: http://www.ossblog.it/post/5547/lungheria-obbliga-agli-standard-open-per-legge