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Magia in moto

magic by Sabine Meyer

Adoro girare in moto, alla ricerca di luoghi sperduti.

Se poi la mia amata passeggera scatta foto irripetibili …

allora è proprio una meraviglia …

 

P.S. abbiamo anche rischiato di sfracellarci in una brutta discesona improvvisa con la moto che acquistava irrimediabilmente velocità tra sassoni che volavano da tutte le parti, buche e solchi profondi su terreno accidentato, ma un po’di esperienza, l’equilibrio quasi invincibile della vecchia e gloriosa BMW, e un pizzico di fortuna ci ha aiutato ad uscire indenni anche da questa piccola avventura.

Nonostante la gioventù e la forza di un tempo siano ormai …

Chicco Testa sul nucleare, i tic e le bugie. Piccole coincidenze.

Che vergogna!

Chicco Testa era Presidente di Legambiente.

Il referendum del 1987 porta infine all’abbandono dell’energia nucleare in Italia.

Testa commentava allora:

« Il risultato è di grandissimo interesse politico. La battaglia è stata dura per i grossi interessi in campo »

Oggi è un dirigente d’azienda. E ha scritto un libro in difesa dell’energia nucleare.

**********

Durante una conversazione, di tanto in tanto ci si tocca il viso, ma all’approssimarsi del tentativo di mentire il numero delle volte in cui avvengono questi toccamenti aumenta in maniera significativa. E tra questi toccamenti autoreferenziali segnaliamo: lo sfregarsi il mento, il grattarsi un sopracciglio, il toccarsi il naso, l’accomodarsi i capelli, e il coprirsi la bocca. In particolare due di queste azioni diventano frequentissime:

* il toccarsi il naso
*  il coprirsi la bocca.
Per quanto invece riguarda il toccarsi il naso sembra ci sia una duplice spiegazione:

1.la mano si alza per nascondere “la menzogna” (il mentitore), ma viene deviata da quella parte del cervello che non può permettere che la copertura risulti così evidente; così, trovandosi il naso nelle vicinanze più prossime, la mano allunga il movimento giusto di quel poco, riuscendo nella sua funzione originaria senza svelarsi apertamente;
2.all’approssimarsi della menzogna un lieve aumento di tensione produce piccoli mutamenti fisiologici, alcuni dei quali agiscono sulla sensibilità del rivestimento interno della cavità nasale, provocando una sensazione di leggero (spesso inconsapevole) prurito, inducendo la mano (spesso in modo inconsapevole) a sfregare il naso.

Leggiamo invece quanto scrive Jean-Martin Charcot:

“I tic consistono nell’esecuzione improvvisa ed imperiosa, involontaria ed assurda, di movimenti ripetuti che rappresentano spesso una caricatura di un atto naturale”. Tra i più frequenti vi sono quelli a carico del viso come l’aggrottamento delle sopracciglia, smorfie, sbattere le palpebre, movimenti del mento, senza dimenticare il sollevamento delle spalle o i tic respiratori come il tossicchiare, lo storcere o il soffiare il naso. Normalmente l’esecuzione del tic nervoso rappresenta il raggiungimento di un sollievo subito dopo un forte vissuto di disagio o ansia. Durante tali situazioni, in queste persone sono spesso presenti sensazioni di vergogna o di colpa per affrontare le quali adottano la tattica di scaricare la tensione con una condotta motoria afinalistica.”

Attenzione però, scrive Vittorio Volpi:

“L’uso della modalità di natura economica in luogo della modalità di natura simbiotica riduce pertanto le possibilità espressive della persona allorché, per esempio, sostituisce all’amicizia la seduzione, all’amore l’erotismo, alla fiducia il controllo, all’assunzione di responsabilità l’esercizio del potere. La visione della realtà, non più equilibrata su due versanti, diventa prevalentemente economica. Il concetto stesso di sentimento si perde e si confonde con quello di emozione, in quanto l’investimento affettivo costante e profondo è precluso, e la sola esperienza disponibile è quella della risposta emotiva immediata ed effimera.

Si comprende allora perché mai una tale situazione produca atteggiamenti ripetitivi, rigidi e stereotipati, quelle “strutture di sopravvivenza”, dotate di comportamenti peculiari – cui si fa riferimento nella letteratura scientifica, per descrivere le varie forme di malattia mentale – che consentano di tenere a bada i sentimenti, e tuttavia di continuare a rispondere alle esigenze quotidiane.”

Ho la vaga sensazione che l’illuminazione sulla Via di Damasco che ha convertito il nostro Chicco Testa all’apologia dell’energia nucleare renda parecchi soldi, ma sia alquanto dispendiosa in termini di salute.

Ci puoi sempre ripensare Chicco …

Anche perché potresti rischiare di trovarti a spaccare la faccia a qualcuno senza nemmeno volerlo …

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Tafanus: Chicco Testa, ci manchi… torna in TV a spiegarci con la tua saccenteria che a Fukushima non è successo niente

Spinetoli: lo stagno della meravigliosa discordia.

Altre foto cliccando sulla foto. Grazie a Fabio F.

Vivo a Spinetoli da sei anni.
Conosco bene la Scuola Media di Pagliare, la parte del Comune che si trova nella vallata, considerando che i miei figli l’hanno frequentata, anzi la più piccola la frequenta ancora …
Ma per sapere quello che accade attorno allo “Stagno delle Meraviglie” mi è capitato soltanto di leggerne la storia su Byoblu, il blog di Claudio Messora, che riprende il tema anche in questo secondo post, intitolato addirittura:

Lo stagno di Spinetoli come il muro di Berlino

La storia è controversa e, come tutte le storie un po’ bislacche, mi incuriosisce.
Pertanto sono andato a trovare il Sig. Gino Schiavi, come promesso nel blog di Byoblu

Ho conosciuto così una persona molto simpatica e assai disponibile e ho iniziato a chiedermi come mai il nostro Gino, ambientalista praticamente da sempre, fosse finito nel mirino come una persona che odia la natura, lo stagno e tutta la fauna che lo popola.

In effetti Gino sembra ormai affezionato ai rettili che ogni tanto incontra, mentre le maggiori lamentele sembrano arrivare dalla sua signora effettivamente un po’ terrorizzata per gli orripilanti e frequenti ritrovamenti nell’ambiente domestico.

Nella casa della famiglia Schiavi, proprio di fronte al famigerato stagno, si vive ormai praticamente barricati in casa, con porte e finestre sempre serrate.
E in estate questo estremo rimedio non è certo piacevole …
Il Sig. Gino ha tentato tutti gli espedienti per tenere alla larga le povere bestiole, colpevoli di appartenere alle specie striscianti e antipatiche all’uomo fin dai tempi di Adamo ed Eva.

Questa paura è piuttosto comune, tanto che è stato coniato una parola apposita per descriverla: ofidiofobia.

Un bel repellente chimico, usato con tutte le precauzioni, come illustrato nel suo dossier, è riuscito nell’intento, salvo poi essere beffato dai suoi tre gatti di casa che, con grande gioia da piccoli predatori, talvolta portano in omaggio alla famiglia una biscietta ancora in forma, capace di scavalcare ogni ostacolo e di intrufolarsi in qualche angolo della casa.

Che fare a questo punto? Si potrebbero anche chiudere i gatti in casa? Ma non è certo il caso!
In realtà il Sig. Gino, persona dotata di grande sensibilità e intelligenza, non si arrende di fronte a nulla e non indietreggia.

Lo stagno ospita molte forme di vita, tra cui una specie rara e protetta, il rospo smeraldino.

Tuttavia Gino osserva che, con ogni probabilità, il prezioso rospo, arriva da un canale poco distante e l’interramento dello stagno non necessariamente ne decreterebbe la scomparsa, ma soltanto un rapido trasloco.

Certo che una bella area protetta sarebbe forse una soluzione più auspicabile!

Il dibattito sul tema si sviluppa nel forum di Natura Mediterraneo, per ben 31 pagine!
Sono riuscito a leggerlo tutto! Che fatica …
Diverse volte il caro Gino ha abbandonato la discussione, ma infine si è lasciato coinvolgere dalle altre parti in causa, coloro che vogliono proteggere la vita dello stagno, che si è ormai adattato completamente all’ambiente circostante, pur essendo una creazione del tutto artificiale.

Ma, oggi come oggi, lo vediamo impegnato accanto ai suoi contestatori di ieri, agli insegnanti della scuola, fianco a fianco per “proporre alla regione un progetto pluriennale sulla biodiversità, vorremmo classificare tutti gli organismi presenti nell’ecosistema, con particolare riferimento al rospo e alla biscia.

Il progetto prevede una parte in cui si studierà la possibile convivenza tra l’ambiente naturale e quello urbano ed eventuali interventi per impedire che i due entrino in conflitto.”

come afferma la Prof.ssa Sandra Antimiani a pag. 31 del suddetto FORUM
Il Sig. Gino, non solo vuole condividere il progetto, ma segnala anche altri elementi di disturbo dell’ambiente:

“In futuro,spero di poter condividere con tutto il vicinato il vostro nuovo progetto che andrebbe inserito stabilmente nel contesto di un vero parco urbano,per cui è ,a mio avviso,indispensabile ottenere una definitiva destinazione urbanistica e la relativa sistemazione di quell’area.Oltre ciò,va considerato e non trascurato il fattore di rischio ambientale dato dall’eventuale rilascio in atmosfera di fumi,gas e polveri derivanti da processi produttivi insalubri di un’azienda presente nelle immediate vicinanze. “
Veramente meraviglioso questo piccolo stagno, sembra quasi incantato.

In Italia è veramente raro trovare le persone che fanno tesoro della conoscenza reciproca, comunicano e scoprono durante il percorso di avere obiettivi ed aspirazioni simili.

In genere troviamo sempre polemiche sterili, posizioni rigide che si contrappongono, persone che continuano a perorare cause anche assurde soltanto per mantenere la posizione iniziale con cocciutaggine, anche se al di fuori di qualsiasi logica.

Insomma non siamo più abituati a ragionare, ma soltanto a cercare di aver ragione!

Forse,  in questo caso, le persone comuni hanno cercato di capire e intervenire in modo autonomo, senza legarsi a schieramenti politici, senza proclami e schieramenti, e proprio questo ha permesso un’auspicabile soluzione che speriamo possa accontentare tutti.

Speriamo anche che la politica si metta poi al servizio delle esigenze dei cittadini e non strumentalizzi in alcun modo la realizzazione dei bei progetti di intervento. Speriamo anche che i politici locali siano in grado di aiutare effettivamente, e non soltanto a parole.

QUI è possibile scaricare il dossier di Gino Schiavi sullo Stagno delle Meraviglie.

(adesso finalmente funziona …)

E’ molto interessante.

Ringrazio Byoblu per avermi aiutato a trovare un nuovo amico!

NON ABBANDONIAMO L’AQUILA E GLI AQUILANI!

Il 30 giugno scade la sospensione delle tasse prevista per i terremotati e, senza un intervento di proroga, tutti i cittadini saranno costretti dal primo luglio a restituire quanto sospeso sino al 30 giugno e ricominciare a versare tasse e contributi.

Negli altri terremoti le tasse arretrate le hanno pagate dopo 12 anni al 40% per non parlare del resto … L’Aquila rischia di finire dimenticata!

Non fa più notizia !!!

Aiutiamoli!

2 blog evidenziano la disperazione degli abitanti:

Miss Kappa

Stazione MIR

Leggo su Stazione MIR: – 10 milioni e mezzo di Euro delle donazioni degli Italiani vengono dirottati con una delibera della Regione Abruzzo a Pescara (per l’aeroporto) e Chieti (per rassegne culturali non meglio specificate). Organizziamo un turismo sociale a L’Aquila!

Non lasciamoli soli!

Per FIRMARE un clic nel quadrato QUI SOTTO ! E’ facile e veloce !

OPPURE, se non funziona clicca QUI

Il terremoto ha ucciso 308 aquilani, ha lasciato disastri, persone con il loro dolore e le loro difficoltà, sradicati dalle loro case, deportati lontano e senza più contatto con la loro terra.

I riflettori sono rimasti accesi per permettere alle TV di gridare al miracolo, ma adesso nessuno più guarda a L’Aquila e agli aquilani.

E’ il momento per tartassarli ancora di più nel silenzio e nell’indifferenza generale!

Aiutiamoli! Almeno con una firma!

E’ senz’altro poco, ma meglio di niente e forse meglio di 1 euro con SMS che viene poi filtrato e devoluto chissà da chi e chissà dove!

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Ogni volta che accendo il motore dell’auto mi sento un po’ complice di questa strage.

Poi anche un senso di impotenza, come se fossimo nati con l’automobile attaccata al culo, come se non ci fosse davvero NIENTE che possiamo fare concretamente.

Solo guardare LE FOTO, ed essere tristi …

O incazzati, senza sapere poi dove indirizzare questi sentimenti.

Il petrolio ci serve, tutti i giorni. E non sapremmo neanche come vivere senza. Lo consumiamo, chi più chi meno.

Forse qualcuno si arricchisce anche per un disastro simile e non sappiamo nulla?

Siamo sempre bombardati dall’informazione ma ormai incapaci di sapere ciò che non ci diranno mai.

E soprattutto di reagire in un modo sensato.

Perché tutti gli avvenimenti sono così grandi che ci sembra di non poter incidere in alcun modo con qualche parola gettata al vento.

Forse è meglio guardare vicino a noi, e cercare concretezza nel presente, con la coscienza che ogni piccolo gesto contribuisce un pochino ad essere migliori.

O peggiori…

🙁

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“It turns out, by the way, that oil rigs today generally don’t cause spills. They are technologically very advanced.”

– Risulta poi, tra l’altro, che oggi le piattaforme petrolifere generalmente non causano sversamenti. Sono tecnologicamente molto avanzate –

L'uomo NeroBarak Obama – 2 aprile 2010 (vai al video)

Il disastro in Louisiana ha causato 11 morti e danni incalcolabili all’ambiente.

Gli operatori di Greenpeace sono subito accorsi sul luogo per cercare di documentare quanto sta accadendo.

Il petrolio che continua a fuoriuscire uccide e distrugge piante e animali.

Scarica il documento ORIZZONTE NERO dove Greenpeace risponde alle domande più importanti di questi giorni smentendo le falsità che ci vogliono proporre.

Guardate le foto QUI

Marea NeraMarea Nera