Gelmini: sciocca e bugiarda!

La Gelmini ha una grande capacità di sputtanarsi da sola, questa dote le va riconosciuta!

In una intervista uscita oggi su Repubblica dichiara:

“Da quattro anni non rendete pubblici i dati sui bocciati.
“Li ho visti ieri, tra una settimana saprete tutto”.

Ci risultano in diminuzione.
“A me sembrano in crescita, ma su due piedi non riesco a darle conferma.

Non mi sono mai compiaciuta dell’aumento dei bocciati, non sono così sciocca”.

Eppure leggiamo il comunicato stampa del 10 Agosto 2010 del MIUR:

“Scuola, confermata la linea del rigore
Aumentano i non ammessi alla Maturità

I dati ufficiali sui risultati degli esami di Stato e degli esami conclusivi del I ciclo pubblicati sul sito del Ministero confermano ampiamente la linea del rigore emersa dai primi dati comunicati dal Miur. Sia per quanto riguarda l’esame di maturità, sia per l’esame di terza media emerge infatti un sensibile aumento degli studenti non ammessi alle prove d’esame.”

Il comunicato sembra proprio denso di trionfalismo, un inno alla gioia per l’aumento dei bocciati…

Gelmini perciò si è data della sciocca da sola e i fatti la mostrano come grande bugiarda.

Non è una novità, ma soltanto una conferma!

E come poteva essere diversamente, appartenendo alla corte del grande Silvio, che sempre eccelle nell’arte della bugia?

Restiamo in attesa dei dati ufficiali entro una settimana … cioè entro il 16 Ottobre!

La pazienza non ci manca…

RETTIFICA PREVENTIVA: la Gelmini non è sicuramente una sciocca, saranno quelli dell Ufficio Stampa che non la interpretano bene …

N.B. Grazie a Il blog di Roberta Lerici dove ho trovato la foto di Maria Stellina e la via per il comunicato del MIUR

 

Simpatia

ascolto la tua voce
ma emetti un tremito
insicura tenerezza
desiderio impacciato

guardo i tuoi pensieri
potrei stritolarli con un ghigno
o accoglierli con diffidenza
e donarti incertezza

prendo il tuo schiaffo
che beffardo mi sfida
rifiuti il mio stupro
che viola il tuo intimo

incontrarsi è un atttimo
ascoltarsi oltre il buio
ci regala per sempre
un’intesa magica

senza fronzoli
né cerimonie del tè
ma soltanto un cammino
dove ognuno è per sè.

Grillo come il Re Sole !

Lo Stato sono io, disse (forse) Luigi XIV dopo 70 anni di regno.

E Grillo: sono io l’unica opposizione, l’unica alternativa …

Leggiamo cosa dice sul suo blog per festeggiare il Movimento a 5 Stelle:

“Questi giornalisti che si sono inventati dei movimenti che scaturiscono dalla Rete come il Popolo Viola che, poverini chi ci è caduto mi dispiace ma sono solo proiezioni e finanziamenti di partiti ormai beceri, oppure i pirati tedeschi e italiani, sono tutti atteggiamenti per voler scalzare il nostro movimento

Ma bravo Beppe! Davvero geniale! I pirati che a Berlino hanno preso il 9% nella capitale tedesca sono nati soltanto per spazzare via il suo movimento …

Eccolo il grande Beppe che veramente sul Popolo Viola scriveva il 13 Novembre 2009:

“Il 5 dicembre pomeriggio a Roma in piazza della Repubblica è stato organizzato dalla Rete un giorno di caloroso commiato allo psiconano: il “No B day“. Io ci sarò. 250.000 persone hanno già dato la loro adesione. Il PDmenoelle ha rifiutato, alla piazza preferisce l’inciucio. Invito i Meet up a partecipare e a diffondere l’iniziativa. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.”

con tanto di video di propaganda al B-Day e un post dal titolo altisonante: Mi sono rotto i coglioni di Berlusconi

Ma già il 1 Dicembre la posizione era leggermente cambiata …

Il 5 dicembre ho dato l’adesione al No B-day. Non sarò sul palco e non parlerò in quanto richiesto dagli organizzatori. “Per noi è un politico e quindi non parlerà” ha deciso il comitato promotore.”

E oggi ci dice che il Popolo Viola se lo sono inventato i giornalisti …

Ma bravo Beppe.

Ma fin qui possiamo anche concordare, peccato essersene accorti solo dopo essere stato scaricato… ma cosa vuoi che sia …

Ma pensare ai Pirati di Berlino come frutto dell’antigrillismo, ci vuole proprio tanta fantasia, molto egocentrismo e un tocco di megalomania. Questo Grillo assomiglia sempre più a Berlusconi … fanno a gara per il titolo di miglior comico degli ultimi 150 anni…

Mi sa che questo il cervello se l’è bevuto lui, altro che mangiare quello dei parlamentari …

Grazie a Je Suis Stephanie per la creazione di Grillo-Re Sole.

Grazie Gelmini: le scuole come centri sociali

Il pugno di ferro della Gelmini, l’aumento della severità ha sortito l’effetto contrario.

La Gelmini nasconde anche i dati che ci danno un calo dei bocciati durante il suo regno, evidenziando un altro grande merito del suo governo: la trasparenza
In effetti gli insegnanti, di fronte all’autoritarismo inutile e controproducente di Maria Stella, si sono alleati con gli studenti nel rifiuto delle indicazioni ministeriali e hanno di fatto allargato i loro giudizi con la loro benevolenza.
Meno male, aggiungo io. Almeno il fattore umano a scuola ha ancora una valenza.
Dando per scontato che sono ben poche le competenze che si riescono ad acquisire a scuola, ci si chiede che valore possa mai avere un aumento delle bocciature.
E’ ben raro quel ministro che si vanta del mancato conseguimento dei risultati, ma siccome siamo in Italia questo ci tocca.
Tuttavia la Ministra ha soltanto tagliato i finanziamenti ma non è riuscita a tagliare gli studenti.
Almeno la scuola ritrova così la sua principale funzione di socializzazione: un bel centro sociale dove i nostri ragazzi imparano un sacco di cose sulla vita.
Imaparano a fumare, a farsi le canne, le gioie del sesso e la musica buona.
Alla faccia della Gelmini.
Che rimanga nel suo tunnel!

Disegno di Andrea Pazienza

Articolo correlato:  Scuola? Buttiamola via!

Acrobazie

ci sei, non ci siamo

ti vedo, ma non troppo

ascoltiamo la stessa musica

ma io ballo mentre tu dormi

*

corri quando gioco

inseguendo la mia follia

cullando il mio riposo

che il corpo mi infligge

*

inutile pausa

che costringe il mio pensiero

nell’abisso

della riflessione

*

poi finalmente accelero

inseguendo fantasmi

scalzo e ferito

ritrovo la mia pace

*

The Doors – People are Strange

 

 N.B. Il testo non ha nessun riferimento con le persone ritratte nella foto. Si ringrazia Sabine Meyer per la foto concessa.

 

 

 

Cercando

cerco soldi, cerco fama, cerco successo
trovo anonima miseria

cerco amore e trovo un cane che ha fame e freddo
e perciò mi segue sperando

ascolto musica e mi immagino in volo
in un tuffo perenne
col fresco che arriva improvviso
l’impatto con l’acqua nel silenzio e nel colore

e poi la terra lontana, come sempre, come ogni promessa.

 * * *

U2 I Still Haven’t Found What Im Looking For Live From Milan

Censura Web? Ma mi faccia il piacere …

Ringrazio Cristiana e ringrazio Dario Lesca, che hanno messo l’accento sulla necessità di opporsi al tentativo di censura nel web.

La censura mi ha sempre disturbato, di qualsiasi tipo essa sia!

Penso sia meglio aderire ad una iniziativa dove, mentre scrivo, ci sono già oltre 110.000 firme.

Pertanto invito ad aderire e a diffondere la raccolta firme di AVAAZ.

Firmate QUI

 

Il nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all’informazione, e fra qualche giorno un organo amministrativo sconosciuto ai più potrebbe ricevere poteri enormi per censurare internet.

L’Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero – da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! – in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà democratiche.

Non c’è tempo da perdere. La prossima settimana l’Autorità voterà la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri dell’Autorità di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet. Agisci ora e inoltra l’appello a tutti!

Insieme ce la possiamo fare !!!

Articolo correlato:

Ma mi faccia il piacere …

Articoli segnalati da Dario Lesca:

 

Scuola? Buttiamola via!

In questi giorni seguo ragazze che sono sotto esame: terza media e maturità.

Le storie che raccontano sono incredibili.

Ne estraggo qualcuna, a caso.

Esame di matematica scritto alle medie. Il prof, con  il quale non si è fatto praticamente nulla durante l’anno, aiuta tutti a fare il compito mentre il commissario legge tranquillamente il giornale.

Alle superiori il compito proposto non ha alcuna attinenza con il programma svolto nel corso dell’anno e i docenti, comprendendo il disagio degli studenti, aiutano in tutti i modi.

Il commissario sta fuori dall’aula, leggendo il giornale, bevendo caffè e fumando sigarette. E’ stato sentito dire “Adesso voglio proprio vedere che mi fa la Gelmini!”

La sensazione generale è che il Ministero abbia voluto proporre prove difficili nella speranza di stangare un po’ di studenti, ottenendo però l’effetto contrario, cioè un’alleanza tra docenti e studenti al fine di superare tranquillamente una prova d’esame che tutti (o quasi) considerano una semplice formalità.

Qualche considerazione è doverosa.

Tutta questa farsa che attinenza ha con la realtà? Potranno sempre i nostri ragazzi trovare una via per sgattaiolare i problemi, per superarli senza impegnarsi?

Questa è solo la domanda più banale, una domanda che sottintende un’accettazione del sistema scuola come sensato, nel suo essere luogo di apprendimento e di valutazione, dove ogni azione tende alla conquista del voto, unica meta del percorso scolastico.

Ma si insegna anche l’inutilità dell’impegno, la falsità. Si impara a non avere fiducia nelle proprie capacità, poiché magari qualcuno ha speso un intero anno scolastico per acquisire alcune abilità inutilmente, visto che gli viene richiesto tutt’altro.

Ma non ha forse visto bene Giovanni Papini, quando scriveva un breve saggio nel 1914: Chiudiamo le scuole.

Libretto ritrovato oggi rovistando in fondo ad un vecchio cassetto dimenticato.

“Diffidiamo de’ casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali. Difesa contro il delitto – contro la morte – contro lo straniero – contro il disordine – contro la solitudine – contro tutto ciò che impaurisce l’uomo abbandonato a sé stesso: il vigliacco eterno che fabbrica leggi e società come bastioni e trincee alla sua tremebondaggine.”

(…)

Noi sappiamo con assoluta certezza che la civiltà non è venuta fuor dalle scuole e che le scuole intristiscono gli animi invece di sollevarli e che le scoperte decisive della scienza non son nate dall’insegnamento pubblico ma dalla ricerca solitaria disinteressata e magari pazzesca di uomini che spesso non erano stati a scuola o non v’insegnavano. Sappiamo ugualmente e con la stessa certezza che la scuola, essendo per sua necessità formale e tradizionalista, ha contribuito spessissimo a pietrificare il sapere e a ritardare con testardi ostruzionismi le più urgenti rivoluzioni e riforme intellettuali.

(…)

Essa non è, per sua natura, una creazione, un’opera spirituale ma un semplice organismo e strumento pratico. Non inventa le conoscenze ma si vanta di trasmetterle. E non adempie bene neppure a quest’ultimo ufficio – perché le trasmette male o trasmettendole impedisce il più delle volte, disseccando e storcendo i cervelli ricevitori, il formarsi di altre conoscenze nuove e migliori.
Le scuole, dunque, non son altro che reclusori per minorenni istruiti per soddisfare a bisogni pratici e prettamente borghesi.
Quali?
Per i genitori, nei primi anni, sono il mezzo più decente per levarsi di casa i figliuoli che danno noia. Più tardi entra in ballo il pensiero dominante della “posizione” e della “carriera”.
Per i maestri c’è soprattutto la ragione di guadagnarsi pane, carne e vestiti con una professione ritenuta “nobile” e che offre, in più, tre mesi di vacanza l’anno e qualche piccola beneficiata di vanità. Aggiungete poi a questo la sadica voluttà di potere annoiare, intimorire e tormentare impunemente, in capo alla vita, qualche migliaio di bambini o di giovani.
Lo Stato mantiene le scuole perché i padri di famiglia le vogliono e perché lui stesso, avendo bisogno tutti gli anni di qualche battaglione di impiegati, preferisce tirarseli su a modo suo e sceglierli sulla fede di certificati da lui concessi senza noie supplementari di vagliature più faticose.”

Potete leggere tutto il brano QUI, scaricandolo.

Sono poche brevi pagine, ma ancora decisamente attuali.

Potremmo davvero pensare a soluzioni totalmente diverse a questa esperienza che senza ombra di dubbio sembra essere più dannosa che utile.

O no?

🙂

Cambiare si può?

 

Changes - video su YouTube

Cambierà davvero qualcosa? Io credo che qualcosa è già cambiato, nella coscienza di tutti.

Qualcosa che, in fin dei conti, è soltanto appena cominciato!

Abbiamo tutti meno voglia di lasciarci prendere in giro.

Poi forse è vero, i grandi giochi, forse quelli non cambieranno mai.

Ma mi accontenterei della possibilità di far circolare nuove idee, di usare la fantasia invece che rinchiudersi nel grigiore di quotidianità ripetitive e noiose.

E’ come un salto fuori dalla depressione. Dobbiamo stare attenti all’euforia. Alla fase maniacale.

Altrimenti rischiamo di farci rinchiudere …

Per adesso restiamo un poco ebbri … e godiamocela un po’.

Anche se, a pensarci bene, è una ebbrezza un po’ idiota.

Buona fortuna a tutti!