Avanti il prossimo!

Con chi me la prendo adesso?
Il mio bersaglio preferito
l’uomo che tutti abbiamo odiato
ridicolizzato disprezzato

(forse) esce di scena
tra fischi e lazzi
esce dal retro
come i ladri

era vistoso ingombrante
fastidoso arrogante
disgustoso ed assordante
onnipresente si insinuava nella mente

ci lascia un vuoto
come un martello senza incudine
non so più dove picchiare
mi toccherà riflettere

per trovare il prossimo colpevole.

 Ma sarà vero?

Scilipoti, un Cristiano da non imitare: meglio censurare che chiedere scusa!

 

Scilpoti crede nei valori cattolici, difende il Crocifisso e chiede rispetto per la Chiesa.

Benissimo, pertanto avrà a cuore prima di tutto i 10 comandamenti.

Il nono comandamento recita: Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

Invece Scilipoti ha detto falsamente di CONOSCERMI e che sono un militante dell’IDV.

2 FALSITA’

Inoltre, difronte ai miei reclami nella sua pagina Facebook, invece di scusarsi e ammettere il suo errore, mi ha bannato dalla pagina e cancellato quanto da me scritto, dialogando tra l’altro con un suo simpatizzante, anch’esso censurato.

 

QUI tutta la pagina censurata

A questo indirizzo la pagina come si presenta oggi con ben 6 commenti spariti. (per chi riesce ad accedervi.)

http://www.facebook.com/notes/domenico-scilipoti/salute-scilipoti-mrn-verso-il-riconoscimento-legale-dellattivita-di-formazione-i/10150363095631105

Questo è il senso Cristiano di Scilipoti? Questo il suo amore per la Verità? Per la trasparenza?

Vergogna!

Potevo non incazzarmi?

🙂

N.B. Si ringrazia Picenooggi.it per la foto.

Articolo correlato:

Il blogger Mancuso al peones Scilipoti: “Ha detto di conoscermi, non è vero” – Picenooggi.it

Paolo Barnard in mutande

 

Io mi chiedo come si può ad arrivare a scrivere una cosa del genere:

 i tedeschi sono nazisti nel DNA, infatti è la terza volta in 100 anni che tentano di distruggere noi ‘untermenschen’ d’Europa: prima e seconda guerra, e con la loro BCE che non fa il suo lavoro.”

Eppure Barnard si scaglia contro il razzismo di Israele:

“Nessuno Stato può pretendere di essere legittimato dalla comunità internazionale dopo essersi edificato sulle più abominevoli violazioni dei diritti fondamentali dell’uomo, su fiumi di sangue di innocenti, su una pianificazione perfida e razzista.”

Io credo che ci sia un moto di rabbia incontrollato in queste parole, voglio sperare che Paolo Barnard non pensi realmente una cosa del genere.

E allora?

Semplice: sembra che il nostro Paolo sia un po’ esausto, batterie a terra.

Alla fine degli ultimi due articoli scrive:

“Piantatela di scrivermi, almeno.”

“(e smettete di scrivermi)”

Caro Paolo, sai che se non vuoi ricevere ciò che la gente ti scrive c’è un sistema molto semplice?

Cambi indirizzo e mail, dai il tuo indirizzo soltanto ai pochi o tanti amici da cui vuoi ricevere posta, elimini l’account dal tuo computer e il gioco è fatto.

Perché chiedere alla gente di non scriverti se poi, in realtà, il fatto di ricevere tante email tutti i giorni è una delle poche cose che ti rincuora un po’ ?

Coraggio, puoi farcela, al di là di Mario Monti o chi per lui!

Attenzione!  Le osservazioni di Barnard, almeno le ultime tre ( 1, 2, 3 ), sembrano proposte come la scoperta dell’America, mentre le raccontano anche personaggi come Crozza o Scilipoti. Sai che bella compagnia …

Scritto da un amico,  anche se non sembra …

N.B. La foto era stata pubblicata nel sito di Paolo Barnard in uno dei tanti momenti felici.

La bugia di Scilipoti. Quando mancano gli argomenti…

Scilipoti corre a votare per salvare Berlusconi

Ho partecipato all’incontro svoltosi a Colli del Tronto il 10 Ottobre 2011 con Domenico Scilipoti.

Scusate, ma chiamare onorevole l’elemento in questione mi viene troppo difficile.

Avevo avuto notizia dell’incontro da Facebook non ho perso l’occasione di poter sentire con le mie orecchie cosa offriva il piccolo salvatore della patria.

Non nascondo tutta la mia ostilità per Scilipoti. Anche sua è la responsabilità di aver lasciato l’Italia inchiodata per un anno ad aspettare i comodi di Berlusconi, senza concludere nulla di nulla.

Era in atto una contestazione organizzata da PD e IDV e, mantenendo una certa distanza, ho simpatizzato per i contestatori, inizialmente interrompendo e commentando le parole di Scilipoti.

Scilipoti non si è lasciato perdere l’occasione di apostrofare un ex collega dell’IDV definendolo “un mediocre”, dicendo che “suo padre è sfortunato ad avere un figlio come lui”, invitandolo a “stare zitto che non sai quello che dici” e cortesie di questo genere.

Poi, nel corso del monologo, Scilipoti si è definito un buon Cristiano animato dall’Amore.

Io frasi del genere rivolte al proprio prossimo non le ritengo degne di una persona civile, figuriamoci di un buon Cristiano!

Per farla breve i contestatori sono andati via e Scilipoti ha  parlato del signoraggio bancario, vecchia bufala cavalcata anni or sono da Beppe Grillo, ma ormai non ci crede più nessuno.

Ma il meglio di sé Scilipoti lo ha dato parlando delle lobbies farmaceutiche, contro cui si è scagliato con ogni forza.

O bella, ma io sono anche d’accordo!

Poi però mi domando, e domando a Scilipoti:

come può un uomo che combatte le lobbies farmaceutiche appoggiare un governo dove il Ministro della Salute Fazio è sposato con una imprenditrice dell’industria farmaceutica, in palese conflitto di interessi?

Poi ho ringraziato Scilipoti per aver contribuito a rendere l’Italia un Paese in sala operatoria, in questo anno di paralisi totale ed ho aspettato la sua risposta.

Scilipoti non ha risposto sulla cortesia riservata al pubblico contestatore, non ha risposto sul signoraggio, ma ha cominciato a raccontare cosa sta cercando di fare lui per gli informatori farmaceutici.

E gira e rigira e continua a rigirarci intorno alla fine Scilipoti ha affermato che a lui non interessa nulla di sapere con chi sia sposato il ministro. Che incoerenza! Perché il nostro Scilipoti, che tanto critica le lobbies  farmaceutiche ha sempre alzato la manina di corsa per salvare Berlusconi e il suo governo di gente impelagata negli affari finanziari e anche farmaceutici.

Ho detto un paio di volte “ma che ci azzecca” è tanto è bastato per farmi identificare come militante dell’IDV!

Un tipo non meglio identificato si è alzato e mi è venuto addosso dicendomi che voleva vedere se ad un’assemblea diversa avrei potuto intervenire così, ed io ho fatto presente che non sono dell’IDV né del PD.

I carabinieri sono intervenuti per fermare il tizio, che sembrava proprio volesse aggredirmi.

A quel punto Scilipoti ha mentito spudoratamente dicendo di conoscermi e di sapere che io sono dell’IDV, dandomi del bugiardo.

Ed è stato allora che sono andato verso il tavolo della presidenza di fronte al bugiardone dicendogli che stava mentendo, con foga ma con rispetto, dando del Lei mentre questi mi apostrofava con il tu.

Una scena pietosa! I carabinieri mi hanno semplicemente invitato a stare un po’più tranquillo.

Resta un semplice fatto: Scilipoti è un grande INCOERENTE e un grande BUGIARDO.

Dicono anche che sia un VENDUTO, ma queste sono voci maligne  a cui non voglio dar credito …

Articoli e video sull’episodio:

QUI si vede bene cosa è successo

«Scilipoti buffone», ma “Il re dei peones” contestato a Colli contrattacca – Il Segnale

Scilipoti contestato a Villa Picena. Volano parole grosse e un blogger s’incavola – Piceno Oggi

Prima parte contestazione – You Tube

Seconda parte finale – You Tube

Commenti su Facebook   ATTENZIONE:

Ovviamente il “democratico” Scilipoti ha censurato i commenti miei e del suo sostenitore Stefano Agranni nella sua pagina Facebook! 

Trovate QUI la pagina salvata

Articolo correlato:

Scilipoti, un Cristiano da non imitare: meglio censurare che chiedere scusa!

Una domanda a Paolo Barnard: che differenza c’è tra Dio e la banca giapponese?

Domanda di riserva: perché il Burundi non è il paese più ricco del mondo?

Come mai queste domande?

In realtà le domande sono per il fan di Barnard Alessandro, che tanto lo sostiene, mentre il nostro Paolo non si scomoderà così tanto da rispondere, considerando che io, ovviamente sono molto più cretino di sua Nonna

Alessandro mi scrive:

” E’ strano che di tutto il discorso tu non capisca la cosa basilare: che qualcuno crea dal nulla i soldi.” 

Però Alessandro non hai risposto alla mia domanda: che differenza c’è tra Dio e la banca giapponese?

In effetti il problema non è stampare le banconote, ma rispettare il valore che queste banconote hanno come potere di acquisto QUI e ORA. Per esempio 1000 euro non mi servirebbero a nulla nel 1820 come con ogni probabilità non serviranno a nulla nel 2400.

Altrimenti, se l’unica cosa importante è la capacità di uno Stato di battere moneta propria, mi spieghi come mai il Burundi, che ha come moneta il  franco del Burundi (1 euro = 1.701,55  BIF ), non è un paese straricco?

E’ un paese dove vige il coprifuoco, probabilmente a causa della miseria che induce la popolazione a rubare appena ne hanno l’occasione!

“A Bujumbura, il coprifuoco è imposto da mezzanotte alle 5 del mattino. Tuttavia, fin dalle 20:00, bisogna fare attenzione in tutti i quartieri della capitale. All’interno del paese, vi sconsigliamo di circolare sull’intero territorio. Per gli spostamenti professionali inevitabili, le norme di sicurezza devono essere rigorosamente rispettate ed è necessario informarsi sulla situazione presso le autorità locali.”

Ne deduco che il potere di acquisto di una moneta è dato dalla ricchezza dello Stato che la emette e dalla fiducia di chi la usa: essa deve poter trasformarsi in beni o in servizi.

Perciò noi ci fidiamo delle capacità di ripresa dei Giapponesi e ci fidiamo della loro moneta e della loro capacità produttiva, mentre delle risorse del Burundi ce ne facciamo ben poco.

Nello stesso modo, se andiamo avanti così, distruggendo i nostri patrimoni invece che valorizzandoli, piano piano nessuno si fiderà più dell’Italia, e non c’è Lira o Euro che tenga!

Ho studiato un pochino, compatibilmente al mio poco tempo disponibile, nel modo più banale, su Wikipedia.

Ecco qualche notazione che fa riflettere:

BANCONOTA 

Lo scoppio della Prima guerra mondiale portò ben presto alla svalutazione della moneta cartacea, addirittura rovinosa per il marco tedesco: il finanziamento delle spese belliche era avvenuto infatti attraverso l’emissione di moneta cartacea.

MONETA 

Nelle economie rinascimentali chi dispone di metallo prezioso (oro o argento) può portarlo alla zecca, gestita da chi esercita il potere politico, perché diventi moneta. La zecca trattiene parte delle monete coniate per coprire le spese di coniazione e come signoraggio.

Il signoraggio e le spese di coniazione impediscono che il valore nominale delle monete coincida con il valore intrinseco, che dipende dalla quantità di metallo prezioso (spesso l’oro) in esse contenuto; questo serve anche a proteggere la moneta dal pericolo d’essere usata come metallo e non come valuta.

L’impiego di monete metalliche in oro o argento consente di regolare facilmente gli scambi internazionali perché i metalli preziosi sono accettati ovunque. Chi riceve in pagamento la moneta di un paese straniero può usarla anche nel proprio, se è accettato l’uso della moneta straniera, oppure fondendo il metallo prezioso e usandolo per coniare monete accettate nel proprio paese.

(…)

La moneta è infatti un mezzo di scambio che serve a regolare gli scambi. Più grande è il prodotto interno lordo di un paese, più numerosi sono gli scambi e maggiore è la quantità di moneta necessaria a regolarli.

(…)

l’inflazione è correlata non solo alla quantità di moneta emessa, ma al rapporto di questa con la ricchezza reale prodotta, che non è misurabile in termini di riserve in oro o metalli preziosi, ma di presenza di beni e servizi. La quantità di metallo prezioso estraibile non è correlata alla ricchezza prodotta, né un Paese è ricco perché possiede molte riserve, o necessariamente è obbligato a tenerne in proporzione alla sua crescita economica. L’assenza di un obbligo di riserva, per evitare abusi nell’emissione di moneta, è compensata da un sistema di governance che affida la coniazione ad autorità indipendenti, che hanno il compito di regolarla in modo da evitare l’inflazione.

(…)

La circolazione della moneta e quindi il riconoscimento del suo valore nominale dipendono solo ed esclusivamente dalla fiducia che chi riceve in pagamento una certa quantità di denaro ha di poter cedere a sua volta tale denaro ad altri soggetti in cambio di altri beni e servizi. Questo “meccanismo fiduciario” garantisce che il valore nominale sia anche il valore reale della moneta.
In sintesi, le monete cartacee oggi usate (totalmente svincolate dalle quantità di metalli preziosi) hanno valore in quanto mezzo di pagamento stabile riconosciuto nell’economia di un certo paese:

  • la stabilità è garantita dal controllo sull’emissione da parte delle banche centrali (la crescita dell’offerta di moneta deve essere infatti in linea con la crescita dell’economia, altrimenti eventuali eccessi si riproducono nel lungo periodo come inflazione);
  • il riconoscimento come mezzo di pagamento è garantito dalla legge;
  • infine il potere d’acquisto stabile e giuridicamente riconosciuto della moneta è rilevante solo in quanto può essere rivolto a beni e a prodotti finanziari desiderati, che sono prodotti e offerti dal paese in cui circola quella moneta.

In pratica, nessuno di noi accetterebbe un “pezzo di carta” in cambio di un bene, se quel pezzo di carta non ci consentisse di acquistare altri beni, se esso perdesse il suo valore nell’intervallo di tempo in cui lo deteniamo prima di scambiarlo con un altro bene, se esso attribuisse un potere d’acquisto puramente formale in un’economia di fatto improduttiva e inesistente.

DENARO

Il denaro a corso legale è quel denaro non coperto da riserve di altri materiali. Al denaro viene dato un valore grazie al fatto che esiste un’autorità (ad esempio un governo) che agisce come se ne avesse. Se un’organizzazione abbastanza grande emette, usa ed accetta qualcosa come pagamento per fatture o tasse, automaticamente quel qualcosa acquisisce valore, dato che è riconosciuto come mezzo di scambio.

 Gli Stati Uniti passarono definitivamente al denaro a corso legale nel 1971

 

Alla luce di queste considerazioni, non voglio assolutamente negare che siano in corso speculazioni di tutti i tipi sulle nostre esistenze, né che esistono persone che se ne fottono se milioni di persone perdono il lavoro in Italia o in Grecia, ma rendiamoci conto che ognuno di noi è anche responsabile della miseria del Burundi, dell’esistenza del coprifuoco in quel Paese e di condizioni di vita penose nonostante la possibilità di quello Stato di emettere moneta.

Noi consideriamo il mondo come se l’unica realtà esistente fosse il nostro mondo occidentale, mentre tutto il resto è considerato soltanto come un inutile fardello, o peggio, una miniera dove estrarre ricchezze a basso costo.

Tuttavia ci sarà ancora qualcuno in Burundi, o in Amazzonia, o chissà dove che non possiede nulla, se non un territorio e la sua capacità di procurarsi un po’ di cibo, non conosce neanche la moneta, né il lavoro o la disoccupazione, ma vive beatamente senza le preoccupazioni di un impiegato europeo che vede il licenziamento nel suo prossimo futuro che lo costringeranno a rinunciare alle due auto in famiglia e alla lavastoviglie.

Pensiamoci …

 

Articolo correlato:  Bravo Barnard, facci sognare!

Bravo Barnard, facci sognare!

Paolo Barnard – Nonna, ti spiego la crisi economica4

“Te l’ho già detto tempo fa: le famiglie non possono coltivare i soldi nell’orto; lo Stato sì, se li inventa dal nulla.”

Quando io leggo una frase del genere, mi sembra di leggere una idiozia colossale, perché farò parte della grande massa di idioti che crede alle barzellette dei Grandi Poteri Occulti, però esiste un principio che in natura credo sia accettabile:
NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE.
Allora il discorso di Barnard, che fa leva sulla frase precedente, crolla in un nanosecondo.
O sbaglio?

Non voglio avventurarmi a discutere di economia, voglio solo raccontare un pezzettino di vita vissuta.
Conoscevo un’azienda nella bergamasca che produceva filati, prodotti per l’industria manifatturiera.
Macchinari costosi, operai, produzione.
A un certo punto il suo prodotto è diventato inutile, a causa delle offerte arrivate dalla Cina.
Tutta la fabbrica non ha più alcun valore, i macchinari sono obsoleti, e tutto diventa una grande perdita.
Attenzione ad andare perdute sono gli oggetti, le macchine, i materiali, le strutture e il lavoro di chi contribuiva alla produzione.
La perdita di denaro è soltanto il SIMBOLO di una perdita REALE.
Si capisce?

Detto questo, bravo Barnard, facci sognare !!!

Per non parlare del tributo a Berlusconi, come ci fa notare Lameduck

Ma oggi Barnard sarà ancora più contento del grande statista che sta guidando coraggiosamente la nostra barchetta Italia nella tempesta internazionale, bocciando l’Euro …

Attenzione: non voglio dire che non ci sia nessuna speculazione sulla pelle della gente, però credo che semplificare e banalizzare tutto con questa favoletta sia un’assurdità.

Su invito di Alessandro ho cominciato a leggere le spiegazioni alla Nonna …

Capisco meno della Nonna di Barnard, che ci volete fare ? Ognuno ha i suoi limiti …

Una chicca: guardate cosa fa la gente davanti a un albero di soldi! Incredibile!  E’ carino …

Articolo correlato:  Il Nichilismo di Paolo Barnard.

Fanculo Zombie !

Qualunque cosa,
basta non vedere la sua faccia
ho bisogno di cambiare
ho bisogno del nuovo

non sopporto
la sua espressione idiota
inutile sfida
del niente contro il nulla.

No grazie
il suo inquinamento
rischia di dilagare
e di causarmi nausea.

Aria fresca
idee libere
anche se sceme fa niente
qualunque cosa, ma non lui!

Eamon – F**k It

Articolo correlato: La censura dei rottamatori: Grazie Cosseddu!

 

Si ringrazia Alessandro Paddeu per la foto gentilmente concessa.

Clic sulla foto per vedere altre immagini in Facebook

La censura dei rottamatori: Grazie Cosseddu!

Da sempre chi è a corto di argomenti censura.

Paolo Cosseddu sembra gestire il sito di Prossima Italia, i famosissimi ROTTAMATORI, per capirci meglio, quelli che una volta erano Renzi e Civati uniti per l’eternità e adesso sono Ciwati e Serracchiani uniti fin che morte non li separi…

Ebbene questo Sig. Cosseddu gestisce sia il sito della rottamazione sia il suo blog senza capirci un granché.

Qualche prova? Una sciocca, ma che ci aiuta a capire le capacità del nostro eroe.

Andiamo sulla sua pagina nel sito di Prossima Italia e

troviamo il link al suo blog personale:  http://popolino.splinder.com/post/23899307/3489924484

Bene questo link ci porta ad una pagina di splinder che ci annuncia che il suo blog si è spostato su  WWW.POPOLINO.ORG

Ma benedetto figliuolo, capisco che tu sia stravolto dagli impegni dovuti al sostegno e alla costruzione della prossima italia, ma qualche minuto a correggere un link che evita di fare una figuraccia non è il caso di utilizzarlo?

Ma evidentemente il nostro eroe alle figuracce ha fatto il callo.

Tanto che per evitarne ulteriori ha dovuto bannare prima il Tafanus dal sito di prossimaitalia, (vedi  la storia sul Tafanus QUI e QUI e su Prossimaitalia, quel che rimane … QUI) e infine anche me, reo di aver lasciato alcune notazioni, critiche, certo, ma ben educate.

Questa la goccia che ha indotto il nostro eroino del Popolino a calare la mannaia della CENSURA:

“Cosseddu, la gente che si accalcava fuori per entrare è soltanto nei tuoi sogni. La gente che era nei corridoi era rara e la stessa Youdem parla di un migliaio di partecipanti. Ma ho già scritto che dei numeri mi interessa poco.
Considerando le figuracce già fatte faresti meglio a tacere, oppure a spiegare perché mai chi entra in questo sito non ha diritto di vedere quanti sono i visitatori.
Sono tanti i temi elusi, non ultimo quello della censura.
Quali sono le regole qui dentro?
Chi le fa?
Cosa pensi della trasparenza?
E’ un dovere della democrazia o soltanto un optional?
Ecco, se vuoi parlare SERIAMENTE di queste cose sono disponibile.
Non sono il tuo nemico a priori, ma mi piace parlare di cose sensate.”

Veramente un tema insostenibile!

Qui le pagine a confronto: a destra prima della censura e a sinistra come si presentano adesso. (un clic per ingrandire)

Ma io la censura NON LA SOPPORTO e pertanto ho ringraziato sul suo blogghino!

Quanto resisterà il mio “GRAZIE COSSEDDU” nel blog di questo ometto che censura anche il suo viso con un palloncino di chewingum?
🙂

 Molto poco 🙁

Gioco nel vento


Sogno impossibile:
cercare nel vento
le sporche idee
svolazzanti.

Gioco e passione
inseguono invano
gioie sottili
eroiche fughe.

L’erotica foga
corre nell’abbraccio
unico simbolo
di profondità.

Manca il dolce
tenero sguardo
di un bambino ingenuo
e ancora asessuato.

Cat Stevens – Where Do The Children Play (live)

 Le Orme – Gioco di bimba

 

N.B. Si ringrazia Sabine Meyer e Charlotte per le foto concesse.