Ipocrisia della lotta alla droga

La droga fa male? Non è una novità …

fumareEppure sono anni che continuano a dirci che le droghe sono pericolose, che non ha senso distinguere tra droghe leggere e pesanti, che si comincia sempre dallo spinello per passare all’eroina, ma nessuno ci racconta MAI che il primo contatto con la droga è la SIGARETTA !!!

La distinzione tra droghe legali ed illegali è dovuta soprattutto ad interessi economici piuttosto che reali motivi di salvaguardia della salute di noi tutti.

Altrimenti perché ci si è dati tanto da fare per stabilire le sostanze massime di detenzione per essere consumatori piuttosto che spacciatori e poi non si combatte seriamente l’uso del tabacco che è di gran lunga la droga che provoca maggiori danni, maggiori costi alla nostra Sanità e maggiori numero di morti (80.ooo all’anno solo in Italia).

Si calcola che il fumo di sigaretta sia causa del 20% di tutte le morti in Occidente.

Una interessante tesi di laurea di Luca Taborelli, centrata sul marketing, mostra come il comportamento dei cosiddetti Opinion leader influenzi il consumo di sigarette.

Osserva Taborelli:

“Abbiamo visto che nei rapporti sociali i trendsetters (che lanciano le mode) sono molto importanti e la loro presenza è subito notata dai rispettivi gruppi d’influenza: il gesto del fumatore di tendenza ottiene facilmente l’attenzione del suo pubblico. È necessario tenere in considerazione che l’atto di fumare è essenzialmente una manifestazione estetica, con un suo “fascino” emotivo: per questa ragione gli Opinion Leader che trasmettono dei valori estetici (la ragazza affascinante) o emotivi (il ragazzo autorevole) sono quelli che attirano più facilmente l’attenzione sull’uso delle sigarette. Il prodotto attrae efficacemente la considerazione dei consumatori, grazie al suo impiego da parte di caratteristici modelli di vita.

Fumo_ragazzi

È molto probabile che la maggior parte dei fumatori abbia iniziato a fare uso di sigarette durante l’adolescenza e per questo motivo è possibile esaminare un ulteriore influenza sulla mente dei giovani consumatori.”

E’ vero che la pubblicità diretta delle sigarette è vietata in Italia, ma è anche vero che le sigarette vengono pubblicizzate proprio sugli oggetti più desiderati, in grado di creare “il mito”:

le auto

Marlboro-Ferrari

e le moto

valentino_Camel

Giusto per fare due esempi banali.

Oltre all’esempio degli adulti, considerando il fattore estetico del fumo, una grande importanza hanno le marche.

In effetti oggi come oggi tutto ha più importanza se ha una certa griffe, una certa marca, una certa firma.

Il marchio ci personalizza da una parte e ci uniforma agli altri nello stesso tempo.

Le scarpe saranno così, mentre gli occhiali cosà. La cintura, le borse, la maglietta, gli zaini etc etc.

Tutto ha importanza perché è firmato.

Allora sarebbe molto semplice togliere al tabacco una delle sue maggiori attrattive: il marchio.

Volete fumare le sigarette?

Beccatevi queste:

Sigarette_grigie

Grigie! Anonime!

Senza nessuna attrattiva!

Troppo antipatico vero per i produttori di tabacco?

Noi vogliamo combattere la droga, vera piaga della società!

Vero Sig. Gianfranco Fini?

Finifuma

Vero Mr. Obama?

obama_smoking

Veramente ipocrita questo mondo!

Si uccide senza pietà, per puri e semplici interessi economici, raccontando poi che si combatte la droga!

Una vera presa in giro, soprattutto per i giovani, le prime vittime di questo imbroglio.

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18 pensieri su “Ipocrisia della lotta alla droga

  1. Fumatrice (fumo tabacco non trattato, cartine sottilissime, filtri piccoli piccoli -ipocrisie da fumatore!!!-), drogata e serva delle multinazionali.

    Ecco forse il cambiamento veerso la società migliore che auspico potrebbe cominciare attraverso lo smettere di fumare.

    Per il resto mi fermerei sulla cannabis e sul perchè in Italia non esista alcuno studio sull’uso farmaceutico di questa sostanza. Mi fermerei sulle case farmaceutiche che producono farmaci inutili contro il fumo da sigaretta, sui loro interessi multimiliardari, sui vaccini contro l’aviaria e contro la febbre suina (così denominata impropriamente).

    E torno a Paolo Barnard, che quando vuole produce cose interessanti.

    Report – Non sempre il fumo fa male: http://www.youtube.com/watch?v=Je7pvIXZm2w
    Report – L’affare AIDS: http://www.youtube.com/watch?v=mpvfOAk6ry0
    Report – Il marketing del farmaco: http://www.youtube.com/watch?v=bAxQrTXP8zk

    Fumatrice (fumo tabacco non trattato, cartine sottilissime, filtri piccoli piccoli -ipocrisie da fumatore!!!-), drogata e serva delle multinazionali.

  2. Conosco gente passata dalle Marlboro direttamente all’eroina alla faccia delle droghe leggere.

  3. Sono una fumatrice che cerca di smettere…Ma dire che dal fumo si passa alla droga, scusate no!
    Conosco gente che fuma ogni tanto una canna , ma non fuma sigarette. Non generalizziamo per favore!Dieci anni fa, ho fumato la mia prima canna a cena a casa di medici…l’ho fatto cosciente, l’ho rifatto altre poche volte e poi ho non ho più ripetuto l’esperienza, non mi piace sentirmi stordita.
    Detto ciò, meglio una canna che una sigaretta, se l’erba è buona, fà meno male del tabacco.
    Ma se si smettesse di fumare in generale sarebbe sicuramente meglio. Spero di riuscirci.
    Di sicuro anche il fumo di sigarette andrebbe vietato per par condicio.Ma si sa…viviamo in un mondo domnato dai no/sense.

  4. Ognuno fa le sue esperienze. E quella raccontata da enea88 non è di certo un caso isolato.
    Di sicuro quando si inizia a fumare le sigarette si apre una possibilità.
    Ovvero diventa accettabile una inutile intossicazione su se stessi con lo scopo di procurarsi un illusorio piacere.
    Anche se il gusto della prima sigaretta è orribile. Anche se causa la tosse, puzza e fa girare la testa.
    Eppure è molto più difficile smettere di fumare che smettere di usare qualsiasi altra droga.
    Non per altro, ma la sigaretta ce la troviamo di fronte a tentarci tutti i giorni e dappertutto, volenti o nolenti.
    Io non vieterei proprio nulla, ma cercherei di rendere più coscienti tutti quanti su ciò che facciamo.
    Inizierei a togliere qualunque attrattiva per il fumo delle sigarette, senz’altro la droga dai costi sociali più alti, per l’alcool e per tutto il resto.

    Una cultura in cui chi fuma è un poveretto invece che un figo potrebbe iniziare a cambiare l’atteggiamento di tutti noi nei confronti di tutte le dipendenze.

    Ma gli interessi economici miopi, come sempre, prevalgono su tutto, purtroppo.

  5. Hmm che strano discorso, come dire, tanto per fare un esempio, che la colpa di avere messo sotto, non importa chi, perché guidata l’auto oltre il limite consentito, sia da ricondurre alla casa automobilistica, se poi aggiunto che il conducente aveva bevuto qualcosa di troppo, giù anche ad incolpare il produttore di non so quale bevanda, magari tre o quattro diversi, poi, se la macchina del nonno, allora vai contro a questo, e se fuori pioveva mandiamo a quel paese pure la natura, e se …

  6. Josy sinceramente ho capito poco del tuo discorso.
    Dove vedi le colpe indicate su qualcun altro per eludere responsabilità personali?
    Ognuno è sempre responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte, ma non mi sembra il caso di ignorare che spesso le giovani generazioni sono più vulnerabili rispetto agli adulti per i messaggi pubblicitari.
    Specie per quei messaggi che non sono diretti ma indiretti.

    Non pensi che una società adulta e responsabile dovrebbe cercare di evitare di danneggiare le fasce più deboli soltanto per continuare ad arricchirsi sulla salute del prossimo?

  7. Qualcuno è, qualcuno fa, oppure non è, non fa. Adesso, dire che è stato tentato dall’offerta (e ce ne sono milioni d’offerte, sia più sia anche meno nocive) è come sostenere che non è libero di scegliere, mentre invece lo è. Educare il giovane significa fargli capire che può autonomamente (anche non) scegliere, in ogni caso sempre e solo alla condizione di subire egli stesso tutte le conseguenze e non altri. Questo il patto. Diversamente può rinunciare a questa possibilità. Una via di mezzo, tipo il piacere è mio ma non il dolore, non esiste. E siccome non ogni giovane fa uso della droga, o va a sbattere con l’auto contro un palo, c’è da chiedersi, e qui t’invito a farlo, appunto, come mai questo differente comportamento, se dovuto al caso o piuttosto alla responsabilità che gli uni dimostrano di possedere e altri meno. Peraltro, e la legge lo prevede, può privarsi o farsi privare della capacità di agire. Cioè tornare essere il minore di prima, un bimbo. Ma questo lo decide lui. Ma privare al posto di pochi l’intera la società, questo la legge, non lo prevede, perché in tal caso addio democrazia e buongiorno totalitarismo.

  8. Caro Jiosy, alias Wanni, alias Hugo Kolion,

    sarebbe simpatico dialogare con te se tu non continuassi a presentarti ogni volta con un nome diverso, cercando di ingannare i lettori proponendo identità ogni volta diverse e celandoti dietro l’anonimato.
    Ho inserito la regola di avere un indirizzo email VALIDO e RAGGIUNGIBILE per poter commentare sul blog.
    Ti ho inviato una email per verificare il tuo indirizzo, ma non hai risposto.
    Questo non ti permette di essere un interlocutore per noi interessante.
    Non voglio eludere tuttavia per questa volta ciò che tu hai scritto, considerando che nessuno ha mai proposto di eliminare responsabilità personali sulle azioni individuali, ma semplicemente che una società più adulta e responsabile potrebbe evitare di incoraggiare ipocritamente comportamenti malsani che, indirettamente, aiutano a comportarsi in modo contrario al benessere di tutti.

    Comunque caro Hugo Kolion, quando potrai presentarti in modo più civile, fai un fischio.
    La porta resta sempre aperta.
    Ciao

  9. Ciao Giosby

    Hai inserito la regola DOPO il mio primo intervento e non PRIMA, dopodiché hai fatto apparire contraria alla NUOVA regola la mia presenza. Non c’è male, davvero un procedere civile, tuttavia operando alla stessa maniera di chi, secondo tuoi qui espressi criteri, non lo è. Complimenti, con un sol colpo hai evidenziato chi realmente sei, il classico ciarlatano.

  10. Ciao Jiiosy, alias Hugo Kolion! Certo che sei proprio noioso! Ovvio che ho inserito la regola DOPO, ed è OVVIO che la regola vale da quando è stata scritta. Tanto è vero che nessun tuo commento è stato cancellato …
    Tu invece sei talmente CIVILE che non sei in grado di rispettare le semplici regole che ti vengono proposte nell’ambiente in cui ti trovi.
    E poi il ciarlatano sarei io?

    🙂 🙂 🙂

  11. Ma è proprio qui che ti dimostri sleale, perché, pur di taroccare la realtà, per sbarazzarti di qualcuno, sei stato capace di inventarti una regola ad personam, non prima ma dopo inizio partita, per cui adesso non sei più solo giocatore ma insieme arbitro. Ovvio che adesso non sai come spiegare questo tuo prevaricare, il tuo raggiro, il quale ti evidenzia tale e quale sei, appunto un ciarlatano.

  12. Ma che logica del piffero! Hugo Kolion non si smentisce!
    Arzigogoli per dimostrare l’indimostrabile!
    Sarebbe come a dire che il giorno in cui entra in vigore la legge del casco obbligatorio in moto, siccome tu ti senti colpito in prima persona e andavi in giro senza casco fino a ieri, decidi che non la rispetti e ti presenti qui con innumerevoli indirizzi email fasulli iniziando a giocare a nascondino.
    Di contributi come questi veramente non so che farne.
    Ti sarei grato se riesci ad evitare di farmi perdere altro tempo inutilmente.

    Ciao

  13. NO caro Giosby: nel mentre sono in giro senza casco, viene emanata A SORPRESA E SENZA PREAVVISO una IMMEDIATA legge, che non posso non INFRANGERE.

    Bel giochetto, davvero.

    Se poi la NUOVA legge imponeva di andare in giro senza scarpe, o di portare gli occhiali, idem.

    Bel giochetto, davvero.

    Ho dimenticato di farti sapere, caro Giosby, che ho ovviamente seguito i tuoi consigli, memorizzando la copia di questa pagina, per cui, anche se stai tentando di bloccare l’accesso al tuo sito, cosa che hai già messo in pratica, impedendomi di scrivere con il mio nick, resta la prova del fattaccio che, come ho letto in questa sede, sei solito attribuire agli altri.

  14. Bravo Hugo Kolion, proprio forte in informatica!
    Non è una novità …
    Credo ci sia una legge, tuttavia, che si riferisce allo stalking, o alla molestia, abbastanza recente.

    Nei fatti è una misura atta a sanzionare il ripetersi di quel comportamento molesto, ossessivo, persecutorio, che si manifesta con telefonate a tutte le ore, attenzioni ripetute, appostamenti, regali non graditi, biglietti e sms.

    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/canalecittadino/grubrica.asp?ID_blog=269&ID_articolo=4&ID_sezione=&sezione=

    Ritengo che il tuo comportamento sia assimilabile alla molestia, considerando anche il passato con intere pagine internet, da me conservate, destinate unicamente a calunniarmi.

    Devo rivolgermi alla Polizia Postale o sei ancora in grado di contenere la tua attitudine al cyber bullismo, sedicente Hugo Kolion?

  15. Sei comunque un fenomeno Giosby

    Ci tenevo non passare per chi mi hai descritto, in pratica per te medesimo, un soggetto sleale che non esita perciò taroccare la realtà. Chiaro che adesso, per non ammettere tanto, mi stai coprendo di colpe, una serie d’infrazioni, che avrei io e non tu commesso, ma che, tuttavia, non riescono a nascondere che sei stato tu, e non io, ad avere innescato quanto qui (ancora è) leggibile, per cui non mettiamoci a pensare di cosa sei capace nella vita reale, ove questo tuo procedere non lascia così evidenti tracce …

  16. Caro Giorgio,

    Secondo me, pur apprezzando e auspicando il successo di ogni iniziativa che abbia come scopo la deterrenza al fumo, non sarei molto ottimista al riguardo.
    Se pensi infatti, che nemmeno le scritte: ‘Nuoce Gravemente alla Salute’, ‘Aumenta il Rischio di Insorgenza del Cancro’ o ‘Puo’ provocare Impotenza’ hanno sortito l’effetto sperato, io ho forti dubbi che il solo fatto di rendere grigie – e dunque meno attraenti – le sigarette, possa avere una qualche influenza sulla decisione dei tabagisti di astenersi dal fumare.
    Forse l’unica strada che e’ percorribile con concrete speranze di successo almeno presso i piu’ giovani che si avvicinano a questa schiavitu’ per la prima volta, e’ quella dell’aumento del costo delle sigarette a prezzi insostenibili (tipo 20 Euro al pacchetto).
    Inoltre ritengo inaccettabile e moralmente insostenibile che ci sia ancora il Monopolio di Stato su una cosa che provoca cosi’ tanti danni all’individuo e alla societa’ per quelle che sono le ricadute economiche delle patologie relative al fumo sia attivo che passivo.
    Ecco caro Giorgio, io ti ho espresso il mio pensiero. Sono comunque sempre disponibile al dialogo e al confronto su questo tema che mi sta molto a cuore, come ben sai.
    Ciao!
    Linda

  17. Ciao Linda,

    io credo che il fattore marca, colore, simboli giochi un forte potere attrattivo per i consumatori, specie per quelli che si avvicinano per la prima volta.

    Questi messaggi sono studiati per attrarre l’attenzione ed invogliare il consumo. Un prodotto sterile è sicuramente molto meno attraente, anche se credo che con i consumatori incalliti magari non avrebbe un grande effetto.

    Certo è solamente una delle tante cose che si potrebbero fare, ma io non la sottovaluterei.

    Ciao ciao

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