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Un ricordo di Matteo

Un anno fa, il 3 Aprile 2013, moriva mio fratello Matteo.

Questa canzone è stata una delle colonne sonore del suo funerale.

Una commemorazione breve, intima ma commovente, per me, la mia famiglia e due suoi vecchi amici, uno dei quali venuto purtroppo a mancare poco tempo fa.

Qualche giorno prima, il 29 Marzo 2013, moriva Enzo  Jannacci.

Ricordo gli ultimi giorni della vita di Matteo, quando io gli restavo vicino e gli proponevo le vecchie canzoni della sua gioventù in video sul tablet che gli mettevo sotto il naso…

E Jannacci gli strappava ancora un sorriso…

La vita di ognuno è intensa, certo, e ognuno cerca sempre il meglio, come può. Ma alla fine lasciamo solo ricordi impressi nella memoria, capaci ancora di suscitare emozioni, tristezza e commozione.

Alla fine la semplice differenza con la morte. Non poter più avere un rapporto. Toccare, guardare, parlare, sentire.

Il classico “To be or not to be”

Ciao Matteo


Un momento felice di Matteo…

Paolo Barnard contro Paolo Barnard

 

Paolo Barnard 11/11/2011

“Piantatela di scrivermi, almeno.”

Paolo Barnard 12/11/2011

“(e smettete di scrivermi)”

Paolo Barnard 16/11/2011

“Grazie per avermi scritto ieri, credetemi, ho letto ogni singola mail. Non posso rispondere a tutti per due motivi: primo, troppe mail, oltre 200 finora. Secondo, come sapete, non rispondo più alle mail dei lettori, che devono imparare a darsi risposte, a darsi ordini d’azione, a combattere da soli.”

Ma come fa uno che si comporta così a pretendere di essere CREDIBILE?

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Silvio: l’Homo Ridens

Nel corso di milioni di anni la specie umana si è evoluta.

Ecco il volto delle prime comparse dell’ Homo Sapiens.

Poi la specie umana ha finalmente fatto un salto evolutivo fino a raggiungere oggi il suo apice con l’Homo Ridens. Eccone qualche “rara” fotografia:

Notare che l’Homo Ridens, invecchiando, ha una incredibile ricrescita dei capelli, dovuta, ovviamente, al suo straordinario patrimonio genetico …

Notare che l’Homo Ridens si è evoluto specialmente nella sua apparizione televisiva! Il suo ghigno suscita emozioni contrastanti.

Per una fascia della popolazione intellettualmente svantaggiata, ma più spesso abbrutita dall’ignoranza e dalle TV, questo sorriso costante genera una fiducia cieca nelle capacità della persona! L’Homo Ridens suscita ottimismo e induce nelle ignare vittime del suo ammaliante sorriso la certezza che egli è in grado di risolvere ogni problema!

Per altri, forse più smaliziati, ma più spesso ammalati di “comunismo”, una nota malattia del XX secolo non ancora completamente debellata, come suggerisce lo stesso Silvio, il ghigno è FALSO!

Sarebbe insomma una espressione studiata a tavolino per una campagna pubblicitaria in grado di portare l’Homo Ridens ai massimi livelli di popolarità!

A sentire gli smaliziati, insomma, l’Homo Ridens sarebbe soltanto una MASCHERA creata ad arte ai danni dei più creduloni!

Tiè !

Silvio ride …

… e ride …

… e più ride più è potente !

finché la sua immagine non viene portata in giro per le strade …

A me, da piccolo, hanno insegnato che

“IL RISO ABBONDA SULLA BOCCA DEGLI STOLTI”

Sarà vero?

Comunque, a scanso di equivoci, direi che è meglio stare sempre allegri !

HO VISTO UN RE Enzo Jannacci e Dario Fo

… e sempre allegri bisogna stare

che il nostro piangere fa male al re

fa male al ricco e al cardinale

diventan tristi se noi piangiam …

O no?

🙂

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